“Sono l’ecologia del cuore e la conversione ecologica che ci consentiranno di riconoscere ed emendare quegli errori, quelle superficialità che ci fanno disgiungere dal Creato, corrompendolo e abusandone, finendo col compromettere un bene universale che è stato trasmesso di padre in figlio, di madre in figlia e di cui siamo beneficiari transitori perché dovrà essere trasmesso alle future generazioni”. Lo ha affermato monsignor Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari (Pcos), presentando la Conferenza del dicastero pontificio in programma dal 19 al 21 novembre. “Sta a noi cambiare la rotta – ha proseguito il presule sulla scorta della Laudato si’ -, abbandonare la deriva attuale prendendo a modello S. Francesco d’Assisi, il suo rapporto con la natura in tutti i suoi diversi aspetti”. “Il cammino personale verso una vita sostenibile inizia all’interno dell’uomo, dall’ecologia del cuore”, ha ribadito il presule. “Le false bramosie e i falsi sentimenti nonché la colpa propria sono percepiti come tali e risanati alla luce di Dio. Il processo interiore deve concretizzarsi anche nella vita quotidiana”, ha aggiunto. Di qui la necessità di quella che il Papa chiama “conversione ecologica”, di una pastorale ecologica “basata sulla riconciliazione dell’uomo con se stesso, con il Creato, con Dio”. Giovedì 19 i 600 partecipanti alla Conferenza, provenienti da quasi 60 paesi dei cinque continenti, saranno ricevuti in udienza dal Papa.
0 commenti