Durante il convegno “Fish & Cheap”: Sostenibile, Locale e Fresco è stato promosso il consumo delle specie cosiddette neglette, sostenibili e ‘cheap’ (ovvero economiche) in un’ottica di uso razionale delle risorse ittiche, oggi sovra sfruttate, al fine di sensibilizzare anche le nuove generazioni verso un approccio più sostenibile alle risorse marine e per un pesca più sostenibile. Sono stati coinvolti anche i ragazzi dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “F. Buscemi” di San Benedetto del Tronto, accompagnati dal Prof. Gastronomia Alessandro Capriotti, inoltre particolarmente significativa la presenza dei pescatori, già coinvolti nel progetto.
Il progetto promuove Il consumo basato sul pescato locale, stagionale e su specie poco sfruttate commercialmente – il così detto pesce povero – viene visto come un’opportunità concreta per abbassare il carico che grava su specie soggette ad over-fishing e per mantenere viva inoltre l’economia locale. Il progetto vuole inoltre promuovere forme di pesca a basso impatto ambientale come il pescaturismo.
Sono stati coinvolti diversi attori nel progetto e al convegno finale: operatori della filiera ittica locale, pescatori, grossisti, distributori, centri di educazione ambientale, scuole e Istituzioni, al fine di promuovere un consumo responsabile delle risorse ittiche e ancor prima metodi di pesca a basso impatto ambientale.
I relatori hanno offerto spunti di riflessione importanti su quanto è stato fatto e quanto ancora è da implementare per creare le condizioni migliori per preservare l’ambiente e valorizzare il territorio.
Silvia Benedetti, On. Commissione Agricoltura e Pesca Parlamento Italiano, “ha focalizzato il suo intervento sull’importanza di “Gestire la pesca”, ad oggi non è stato realmente fatto ed ora più che mai è urgente farlo. Il Mediterraneo, anno dopo anno, peggiora la propria pescosità e rischia di mettere definitivamente in pericolo le proprie riserve ittiche. Negli ultimi due decenni si è avuta una crescita demografica e tecnologie di pesca sempre più sofisticate che hanno causato uno sfruttamento eccessivo dei mari, con il risultato che molte zone di pesca risultano sovrasfruttate. In pratica, pesce viene pescato ad un ritmo più rapido rispetto ai tempi necessari per rinnovarsi e la relativa popolazione è destinata ad esaurirsi. Non intervenire potrebbe avere effetti devastanti sulla fauna marina e sulle economie costiere fondate sulla pesca”. Occorre inoltre promuovere il connubio pesca–consumatore; e ridurre il gap tra ricerca e pesca, quest’ultimo è fondamentale per un mercato più equilibrato e per una pesca più sostenibile”.
Fabio Urbinati, Consigliere Regione Marche, “che ha ribadito l’importanza e la necessità di progetti di valorizzazioni dei prodotti del ns mare e per questo occorre fare presto con la nuova programmazione FEAMP (Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca).
Paolo Canducci, Assessore Ambiente Comune di San Benedetto del Tronto, come diceva On. Benedetti “Superare le difficoltà di confronto tra pescatori e ricerca, non sono in contrasto ma devono lavorare insieme; c’è anche da dire che sul tema della sostenibilità i pescatori non rappresentano la controparte e fino ad oggi proprio per aver interpretato la figura del pescatore come controparte nel rapporto con le risorse ittiche, fa si che spesso nasca questa difficoltà di confronto e continui bracci di ferro. Oggi i pescatori sono maturati come approccio al mare, sono cambiati anche perché si rendono conto che l’attività che hanno portata avanti da generazioni non può essere più la stessa, anche perché il pesce di oggi come dimensioni, qualità e quantità non è lo stesso di prima quindi si domandano, si confrontano e si mettono insieme per garantire un futuro alla loro pesca. E’ necessario pertanto aprire i tavoli di confronti anche agli operatori ittici, su tematiche importanti quali ad es. modalità di fermo biologico, ect.”, in linea con il consigliere Urbinati.
Tutti gli operatori intervenuti hanno portato all’attenzione dei presenti le azioni svolte e i risultati del percorso effettuato, a partire dal Prof. Vincenzo Corsi, Dipartimento Economia Aziendale, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, uno degli autori del libro “I mondi sociali degli uomini di mare…”che ha ripercorso l’approccio alla pesca nella realtà economica e produttiva del Nostro Paese negli anni; la pesca si trova a vivere una condizione di mutamenti sociali, economico,culturale, e per certi versi, antropologico, già annunciata negli eventi e nelle trasformazioni della società italiana degli anni settanta del Novecento.
Interessante la proiezione video “Adriatico – In cerca di una Pesca Sostenibile”, realizzato per Expo 2015 Milano dal Regista Rai e viaggiatore Guido Morandini, che ha sottolineato “come sia importante continuare a raccontare la tradizione dei pescatori alle nuove generazioni, perché il pescatore non é un mestiere ma una passione”, a seguire dibattito degli operatori ittici coinvolti Vincenzino Crescenzi, Presidente OP Abruzzo Pesca, in rappresentanza degli operatori dediti alla pesca del pesce azzurro, “il pescatore è definito in molti casi il predatore del mare, adesso qualcosa sta cambiando, infatti rimanendo predatore cerca di diventare imprenditore ecco perché stanno nascendo gruppi come Organizzazione di Produttori (OP) e AOP (Associazione tra due OP), e Reti d’impresa, anche tra diverse regioni: Attraverso le quali il pescatore vuole cercare di risolvere le sue difficoltà operative ed economiche., rapportandosi con le istituzioni al fine di riuscire a pianificare un programma operativo (piani di gestione) che possano garantire una sostenibilità economica nel rispetto del mare e della risorsa ittica, cercando di fare reddito anche attraverso la valorizzazione del prodotto ittico e la sua commercializzazione. Interessante l’intervento Pietro Ricci, Presidente Nati in Adriatico “ringrazio per l’invito e l’interessante incontro sulle tematiche della Pesca, organizzato dal CEA “Ambiente e Mare”- PIS Srl, ho avuto il piacere di incontrare l’On. Silvia Benedetti che insieme all’On.Laura Venittelli sono state le uniche parlamentare che hanno aperto un dibattito costruttivo sul fermo pesca e la modalità di gestione dello stesso. Pietro Ricci, è anche Presidente della neonata Rete di Imprese della Pesca del Medio Adriatico denominata “Ma.Mol.Ab” tra gli operatori (pescatori, armatori, organizzazione di produttori, ect.) rispettivamente delle Regioni Marche, Molise e Abruzzo. Uno strumento che consentirà ai pescatori di Marche, Abruzzo e Molise di “discutere insieme delle problematiche di gestione della risorsa marina e dell’attività di pesca cercando di trovare delle soluzioni comuni agli attuali problemi del settore, basandosi su ciò che unisce le marinerie. Sulla sostenibilità c’è in futuro da lavorare sulla pesca professionale, in particola modo la pesca a strascico, cercando di tutelare la risorsa da un lato ed agire dall’altro per valorizzare il nostro prodotto al fine di una migliore commercializzazione”. Infine la titolare Azienda Ittica Adriamar, Sara Benigni dedita alla lavorazione del prodotto ittico fresco locale e in prima linea nel rifornire le mense scolastiche.
Grazie alla Campagna Alimentare ed Educativa “Pappa Fish“-“Mangia bene, Cresci sano come un pesce, promossa dalla R. Marche il Pesce Fresco Azzurro e/o Massivo del ns mare è stato inserito nelle Mense Scolastiche,“Un grande successo – ha dichiarato Uranio Meconi, Dirigente della Regione Marche per l’assessorato alla Pesca – dimostrato dagli ottimi risultati: in due anni 700.000 pasti serviti, 90 tonnellate di pesce azzurro e/o massivo consumato, 42 Comuni regionali aderenti all’iniziativa, 282 scuole e 25.000 alunni coinvolti. Rifinanziata la III campagna educativa “Pappa Fish” !
Biologa Nutrizionista dott.ssa Barbara Zambuchini Referente “CEA Ambiente e Mare” R. Marche – PIS Srl e responsabile delle attività di educazione ambientale e delle attività di comunicazione del progetto, ha presentato il Marchio di Qualità “in Blu turismo sostenibile in Adriatico”. “Vogliamo Incentivare vacanze consapevoli e ricche di qualità e di esperienze sostenibili, promuovendo “Pacchetti Culturali Ecosostenibili” legati al Pescaturismo e Ittiturismo nell’area Adriatica. Delocalizzare il carico del flusso turistico sul territorio, riducendo l’impatto ambientale del turismo ed incentivare e promuovere l’attività di Pescaturismo e Ittiturismo nell’area Adriatica, con l’obiettivo di educare alla biodiversità marina, alla stagionalità del prodotto ittico locale e massivo e al rispetto della tutela dell’ecosistema marino. Il Mare Adriatico come filo comune per la riscoperta delle identità dei territori, promozione di prodotti tipici, beni artistici, culturali e le ricchezze naturali del luogo. Abbiamo pensato ad un Marchio di Qualità per promuovere dalle attività di pescaturismo/itturismo, alle strutture ricettive fino ai ristoranti virtuosi, dove ci sono menù a base di pesce fresco locale, massivo e/o azzurro, Locale Consigliato “In Blu Turismo sostenibile in Adraitico” al fine di informare il consumatore e il turista su dove trovare i prodotti ittici locali “sostenibili” Per chi vuole aderire può andare sul Ns sito web:http://www.pissrl.it/index.php/servizi/in-blu-turismo-sostenibile-adriatico dove potete scaricare, regolamento, disciplinari e moduli di adesione.
Il tutto moderato dalla Prof. dott.ssa Cinzia Quagliarini, Docente Scienze degli Alimenti, Alberghiero “F. Buscemi” di San Benedetto del T. Si ringrazia la Prof. dott.ssa Manuela Germani, Dirigente Scolastico dell’Alberghiero “F. Buscemi” di San Benedetto del T., per aver raccolto l’invito e l’interesse mostrato all’iniziativa. Si ringrazia inoltre il Presidente Pasquale Pignati, dell’ Associazione Pescatori Sambendettesi per aver ospitato nella loro sede l’evento