“Usare il nome di Dio per giustificare la guerra è una bestemmia, così come ha detto Papa Francesco. Condividiamo il pensiero del Pontefice così come abbiamo condiviso altri pensieri di questo saggio Papa che apprendiamo ogni giorno “. Lo ha detto Guerfi Mohamed, rappresentante dell’Associazione islamica italiana degli imam e delle guide religiose, durante la manifestazione “Not in my name”, in corso questo pomeriggio a Roma nella centrale piazza Santi Apostoli, nata dal coordinamento sostenuto dalla Coreis italiana ( Comunità religione islamica) e da altre formazioni musulmane attive in Italia, per ribadire la loro distanza dagli attentati di Parigi per mano dei terroristi dell’Isis. La mobilitazione è cominciata con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di tutti gli attentati, per ultimo quello avvenuto in Mali. “Non accettiamo che venga strumentalizzato il nome di Dio per ammazzare delle persone – ha aggiunto l’imam che opera a Verona -, in nome di Dio si vive, non si uccide”. Alla domanda se dagli attentati ad oggi ha notato una maggiore avversione da parte dei citradini non musulmani, ha risposto: “Da parte dei nostri concittadini italiani è normale che ci sia un po’ di paura nei nostri confronti, ma del resto la paura è presente anche fra i nostri concittadini musulmani. Ma è importante ribadire, anche attraverso questa mobilitazione, che noi musulmani siamo contro questi attentati”.