Bergoglio, anche per quanto riguarda il rapporto con i giornalisti, tutto è cambiato”. Lo osserva Giovanni Maria Vian, direttore de “L’Osservatore Romano”, firmando l’introduzione a “Risponde papa Francesco. Tutte le interviste e le conferenze stampa”, il volume edito da Marsilio da oggi in libreria. Vian ricorda come la prima intervista a un papa risalga al 1892 con Leone XIII, condotta da Caroline Rémy. Ma poi passano più di settant’anni per registrare quella nel 1965 a Paolo VI. E proprio Giovanni Battista Montini, primo pontefice a viaggiare in tutto il mondo, durante i voli papali inizia a incontrare i giornalisti. Continuate dai suoi successori, conferenze stampa e interviste sono divenute con Bergoglio un nuovo efficacissimo modo di comunicare. “Che il cambiamento sia stato immediato e radicale – riporta Vian – è stato chiaro già il 28 luglio, quando sul volo di ritorno dal viaggio in Brasile – primo internazionale del pontificato e, per i suoi contenuti, di fatto programmatico – papa Francesco ha tenuto una conferenza stampa fiume, rispondendo a tutte le domande poste al momento dai giornalisti senza remore e per quasi un’ora e mezzo, un tempo lunghissimo: in questo senso, una prima assoluta”. “Avviate già nella prima estate del pontificato, le interviste e le conferenze stampa di papa Francesco si sono moltiplicate e sono state tutte immediatamente e integralmente pubblicate su ‘L’Osservatore Romano’”. Così, “accanto ai modi di comunicare tradizionali dei papi (discorsi, omelie, documenti) e insieme alle prediche durante le messe mattutine a Santa Marta, le interviste e le conferenze stampa – rileva Vian – sono divenute per Bergoglio un modo efficace per parlare davvero a tutti”.