Nella lettera viene citato anche l’Appello della Chiesa in ogni continente, sottoscritto il 26 ottobre durante una conferenza stampa nella Sala Stampa della Santa Sede. “Il 29 novembre, un milione o più di uomini, donne e bambini parteciperanno alla Marcia Globale per il Clima – ricorda il card. Turkson -. Si riuniranno a Londra, Berlino, Madrid, Amsterdam, Bogotá, Johannesburg, Dhaka, Kampala, Omaha, Roma, San Paolo, Sydney, Seoul, Ottawa, Tokyo e in altre 3.000 città. Sarà un vero esercizio di cittadinanza ecologica mondiale. I 50.000 rappresentanti – 25.000 delegati ufficiali e 25.000 partecipanti con molteplici interessi – che si riuniranno alla Cop21, hanno bisogno di sentire il messaggio della Laudato si’ e la voce del popolo di Dio. Il ruolo dei cittadini, che ovunque reclamano una Cop21 riuscita e responsabile, è quello di far eco nelle stanze delle negoziazioni e delle decisioni”. Da qui l’esortazione a ciascun vescovo “ad offrire il suo supporto con la preghiera, la parola e l’azione”, tramite la “celebrazione delle Sante Messe della sua diocesi, della domenica 29, per l’esito fecondo della riunione-vertice internazionale”, incoraggiando i fedeli ad “esercitare la cittadinanza ecologica”. Nella lettera s’invitano i vescovi a verificare l’esistenza di qualche evento della Global March sul clima nelle vicinanze.
Infine, il card. Turkson ripete la preghiera che conclude l’Appello del 26 ottobre: “Dio dell’amore, insegnaci a prenderci cura di questo mondo, che è la nostra casa comune. Ispira i leader di governo, quando si riuniranno a Parigi ad ascoltare con attenzione il grido della terra e il grido dei poveri, ad essere uniti nel cuore e nella mente nel rispondere con coraggio alla ricerca del bene comune e alla protezione del bellissimo giardino terrestre che hai creato per noi, per tutti i nostri fratelli e sorelle, per tutte le generazioni a venire”.