ACQUAVIVA PICENA – Le Banche di Credito Cooperativo costituiscono un asset fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. L’attività bancaria coniugata perfettamente anche alla funzione mutualistica riesce a garantire quelle forme di creazione di valore determinanti per lo sviluppo. Un patrimonio che durante la crisi economica ha permesso alle famiglie e alle imprese di superare le difficoltà perchè ciò che le Bcc raccolgono sul territorio sotto forma di depositi lo investono sul territorio. Tre sono le Banche di Credito Cooperativo che hanno sede in altrettanti centri della provincia di Ascoli e sono: la Banca Picena Truentina con sede ad Acquaviva Picena, la Banca di Ripatransone con sede a Ripatransone e la Banca Picena con sede a Castignano. Le Bcc della provincia di Ascoli sono direttamente coinvolte nel progetto di autoriforma che è determinante per portare a compimento un processo di modernizzazione del sistema delle Banche di Credito Cooperativo come sollecitato dalla Banca d’Italia. Su questo tema si sono riuniti nella sala convegni di Acquaviva Picena i tre consigli di amministrazione delle Bcc della provincia di Ascoli con il coinvolgimento delle direzioni generali oltre al presidente Bruno Fiorelli e al direttore generale Di Colli della Federazione Marchigiana. “Il progetto di autoriforma che interessa le Banche di Credito Cooperativo italiane – hanno detto Aldo Mattioli presidente della Banca Picena Truentina, Michelino Michetti presidente della Banca di Ripatransone e Rosario Donati presidente della Banca Picena – tiene conto dell’esigenza di promuovere l’ulteriore rafforzamento del sistema tutelando, nel contempo, l’identità ed il ruolo economico e sociale distintivo delle banche mutualistiche all’interno del mercato e delle comunità locali. Inoltre, il progetto prevede il mantenimento delle autonomie dei rispettivi istituti. Particolarmente importante, in questa fase, il lavoro di condivisione e di confronto che abbiamo concretamente attuato tra tutte le banche del territorio”. Nel corso della riunione si è parlato anche della direttiva europea che porterà alla costituzione del Brrd (Bank Recovery and Resolution Directive) che è uno strumento di prevenzione delle crisi bancarie e di tutela dei depositanti. “Un provvedimento che non lascia certamente impreparate le Bcc – hanno sottolineato i direttori generali Valentino Piergallini della Banca Picena Truentina, Vito Verdecchia della Banca di Ripatransone e Francesco Merletti della Banca Picena – considerando il Fondo di Garanzia dei depositanti che ha sempre assicurato a tutto il sistema italiano del credito cooperativo la prevenzione e la gestione di situazioni di criticità con risorse interne, senza alcun esborso di denaro pubblico, salvaguardando nel tempo il valore della banca locale sul territorio e i livelli occupazionali”.
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