Sono stati 502.596 i bambini nati in Italia nel 2014, quasi 12mila in meno dell’anno precedente. Sono i dati diffusi oggi dall’Istat nel report “Natalità e fecondità della popolazione residente”. È la “conferma della forte riduzione della natalità in atto da alcuni anni (-74mila nati rispetto al 2008)”, scrive l’Istituto di ricerca, che evidenzia come “le donne italiane in età riproduttiva sono sempre meno e hanno una propensione sempre più bassa ad avere figli”. I figli nati da coppie formate da genitori italiani scendono per la prima volta sotto i 400mila; questo perché “le baby-boomers, nate tra la seconda metà degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta, stanno uscendo dall’esperienza riproduttiva e sono sempre meno le generazioni più giovani, che scontano l’effetto del fenomeno del baby-bust, cioè la fase di forte calo della fecondità, che ha portato al minimo storico di 1,19 figli per donna nel 1995”. Nell’ultimo anno si è ridotto anche il numero di figli nati all’interno di coppie sposate: nel 2014 sono stati 363.916, con una diminuzione di 100mila in 6 anni. In vent’anni “l’incidenza dei nati da genitori non coniugati, oggi più di uno su quattro, è più che triplicata”. Nel 1995 era solo dell’8,1%. “L’aumento più rilevante è avvenuto nelle zone del Centro-Nord Italia, dove quasi un bambino su tre è nato da genitori non coniugati”, con picchi nella Provincia Autonoma di Bolzano, in Emilia-Romagna, Liguria e Piemonte.
Nel 2014 “rimane stabile il numero dei nati con un genitore straniero”. Poco più di 104mila (20,7% dei nati a livello nazionale). “Scendono invece, anche se di poco, i nati con entrambi i genitori stranieri: 75mila (5.000 in meno in due anni)”. Secondo il report dell’Istat, il fenomeno “è una conseguenza delle dinamiche dell’immigrazione nell’ultimo decennio. Le grandi regolarizzazioni del 2002 hanno portato tra il 2003 e il 2004 a circa 650mila permessi di soggiorno”, e questo, “ha portato le boomers che hanno fatto ingresso o sono ‘emerse’ in seguito alle regolarizzazioni, a realizzare buona parte dei loro progetti riproduttivi nel nostro Paese”. Nel 2014 sono stati 19.730 i bambini nati da una madre rumena, 12.217 da marocchine, 9.606 da albanesi e 5.039 cinesi pari al 47,2% delle nascite da madri straniere in Italia. Un altro dato evidenziato dall’Istat riguarda l’età media delle partorienti. “Quasi l’8% dei nati nel 2014 – scrive l’Istat – ha una madre di oltre 40 anni, mentre uno su dieci ha una madre sotto i 25 anni”. L’età è alta in particolare tra le madri italiane, tra le quali l’8,9% ha più di 40 anni. Del Sud Italia le madri italiane più giovani, dove il 12,5% ha meno di 25 anni, il 6,7% almeno 40. Continua il trend negativo della fecondità: nel 2014 il numero medio di figli per donna è 1,37 (era 1.46 nel 2010), 1,29 per le italiane e 1,97 per le straniere.