“L’Anno Santo della Misericordia viene in anticipo in questa Terra. Una terra che soffre da diversi anni la guerra e l’odio, l’incomprensione, la mancanza di pace – ha osservato il Pontefice -. Ma in questa terra sofferente ci sono anche tutti i Paesi del mondo che stanno passando attraverso la croce della guerra”. “Bangui diviene la capitale spirituale della preghiera per la misericordia del Padre – ha aggiunto -. Tutti noi chiediamo pace, misericordia, riconciliazione, perdono, amore. Per Bangui, per tutta la Repubblica Centrafricana, per tutto il mondo, per i i Paesi che soffrono la guerra chiediamo la pace. E tutti insieme chiediamo amore e pace. Tutti insieme”. E, dopo aver parlato in parte in italiano e in parte in spagnolo, in lingua sango, ha affermato: “Doyé Siriri!”. Tutti hanno ripetuto con lui: “Doyé Siriri!”. E “adesso con questa preghiera incominciamo l’Anno Santo: qui, in questa capitale spirituale del mondo, oggi!”, ha concluso. Dopo aver recitato una preghiera, Francesco ha aperto le porte della cattedrale. Un grande applauso ha accolto l’apertura della Porta da parte del Papa.