Di Carlo Gentili
Leggi le precedenti interviste a Tiziana Marchionni, Milena Bernardini, Barbara Tomassini, Paolo Piunti, Antonio Lera, Gianni Marcantoni, Giuseppe Palestini e Genti Tavanxhiu
PICENO – Questa settimana abbiamo intervistato Andrea Nobili.
Perché si crea ? Cosa intendi trasmettere con le tue opere?
Il mio è solamente un hobby.. fotografo per puro piacere e come mezzo di rilassamento.
La fotografia si crea per due motivi apparentemente simili, ma tanto diversi: c’è la fotografia fatta per cogliere un momento irripetibile nel tempo, gli attimi, tutto ciò che sia bello o brutto della vita; poi ci sono le fotografie che colgono il momento in cui viviamo, o meglio tutte quelle fotografie costruite con scenari e soggetti animati o inanimati creando un’immagine esteticamente comunicativa.
Se dovessi spiegare in poche righe il tuo pensiero artistico ad un ragazzino , cosa gli diresti?
più che dire qualcosa al ragazzino.. darei una piccola macchinetta digitale da renderlo libero di scattare tutto ciò che lo attira liberamente.. tanto con l’avvento del digitale oramai è tutto molto più semplice ed economico.. Ma il mio consiglio va ai genitori di incoraggiare i propri figli ad esprimere le loro forme espressive,inventive,senza però giudicare le loro realizzazioni.
Con quale segni o simboli caratterizzi la tua arte? Quali riferimenti sintetizzano il tuo mondo artistico?
Nella fotografia prediligo soprattutto il paesaggio con i vari colori stagionali.. che sia un’alba, un tramonto. Mi piace anche il bianco e nero in quelle foto che lo rende più appropriato.
Pensi che l’arte possa incidere nell’educazione e nella cultura?
bisognerebbe educare alla cultura dell’arte, il problema è che mancano persone e mezzi per tutto ciò. Sarebbe interessante creare una sorta di biblioteca fotografica o archivio come quelli dei libri dove le generazioni (presente e futura) possano attingere informazioni di qualsiasi genere imparando a leggere dalle fotografie.. magari conoscere le proprie origini.
Perché l’Italia-Patria dell’arte- è così disattenta all’arte ed alla cultura?
Noi italiani siamo un popolo di masochisti.. ci facciamo del male da soli. Siamo la culla della civiltà con il maggior numero di siti nella lista del patrimonio dell’umanità.. ma quanti di noi ne sono a conoscenza? La definizione disattenta la accollerei alla politica perchè sta lasciando in totale abbandono il “nostro” patrimonio artistico. Anche se per una buona parte degli italiani ?erba del vicino è sempre più verde.Bisognerebbe prima conoscere l’italia.. la nostra Italia
Arte come altruismo o arte come egoismo?
Entrambi. Si può definire egoisticamente altruista?.. si immagina.. si crea.. si cattura.. ciò che noi sentiamo.. ciò che noi vediamo. E’ un nostro io personale.. ma che poi doniamo alla visione e all’interpretazione degli altri. Qualcuno anche esclusivamente per farsi compiacere
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