I primi cinque dvd sono dedicati all’analisi del messaggio del Pontificato di Papa Francesco e del Giubileo della Misericordia che si aprirà il prossimo 8 dicembre. Gli altri dieci dvd raccontano, con uno sforzo editoriale inedito e impressionante, l’intera storia bimillenaria della Chiesa cattolica, da Nazareth fino ai nostri giorni. L’iniziativa è stata curata da Andrea Piersanti, giornalista e docente di comunicazione, che ha passato più di venti anni ai vertici dell’Ente dello Spettacolo, e che è stato anche presidente dell’Istituto Luce e dell’associazione dei critici radio tv. L’opera, che il Sir è riuscita a vedere in anteprima, si presenta come un affresco che sfugge alle trappole di un catechismo superficiale. L’avventura umana e religiosa dei cattolici di questi ultimi duemila anni è raccontata con un’occhio attento all’attualità e, soprattutto, alla eredità di cultura e di libertà che la Rivelazione ha lasciato alle nostre generazioni.
Raccontare Papa Francesco non è facile. Si tratta di un Papa che sfugge alle facile etichette.
Per farlo l’autore ha compiuto una scelta drastica. Ha rinunciato al commento fuori campo. Nei primi cinque documentari si ascolta soprattutto la voce di Papa Francesco e, in qualche occasione, le opinioni di teologi ed esperti. Ne emerge la figrua di un Papa che in realtà conosciamo ancora poco.
Dall’omelia detta a braccio in Cappella Sistina ai cardinali che lo avevano appena eletto fino al toccante discorso nella Sala della spoliazione ad Assisi. Nel montaggio l’autore si è attardato soprattutto su quei lunghi momenti in cui il Papa abbandona i fogli dei discorsi preparati e parla guardando le persone direttamente negli occhi. Il Papa ci ricorda che la fede dei cristiani sta nell’esperienza della salvezza e della misericordia ricevuta. Forse è un po’ presto per iniziare a discutere di una nuova teologia della misericordia. Nella seconda puntata ne parla ad esempio monsignor Matteo Zuppi. Anche se però non c’è ancora un vero e proprio sistema di pensiero teologico, si capisce che il dibattito è iniziato e che non finirà tanto presto.