Queste opere fanno parte di un fondo di 83 volumi che è stato presentato proprio presso la biblioteca grottammarese nella mattinata del 4 dicembre, alla presenza dello stesso Traini, della Dirigente Comunale e responsabile del settore cultura Fiorella Fiore e del Sindaco Enrico Piergallini, che ha espresso la sua soddisfazione per il lavoro svolto dall’Ufficio Cultura assieme a Gianluca Traini: “D’ora in poi i giovani studieranno accanto a Pericle e alle sue testimonianze”, queste le sue parole.
Il fondo Pericle Fazzini nasce da un progetto culturale di Gianluca Traini che, iniziato nel gennaio scorso e sviluppatosi poi nel corso di quest’anno, ha condotto a costituire la più ampia ed importante raccolta libraria fazzininana ad oggi presente in una biblioteca pubblica. Una raccolta alimentata da dozzine di grottammaresi che potrebbe essere ulteriormente ampliata.
Traini, gestore di una tabaccheria lungo la SP Cuprense, non è nuovo a queste raccolte. Lo scorso anno (era il 21 novembre, clicca qui per vedere l’articolo) ha realizzato una raccolta di testi dedicata al fratello Roberto, riguardanti testi antichi su Grottammare e le sue risorse dall’Unità d’Italia fino al 1978.
Nel corso della presentazione si è focalizzata l’attenzione su due opere del fondo: da una parte un catalogo realizzato da uno scrittore giapponese interamente dedicato al Fazzini e realizzato nel 1976; dall’altra uno straordinario binomio tra le parole dell’Urbinate Paolo Volponi e le meravigliose litografie dello “scultore del vento” in un testo dedicato alla magia di Grottammare, alla poesia di Recanati e al Rinascimento di Urbino. Questi testi, presenti all’interno del Catalogo OPAC del Servizio Bibliotecario Nazionale, sono contraddistinti dalla timbratura di colore blu, che non a caso testimonia quel mare Adriatico rappresentante tante ispirazioni per il Fazzini.
L’incontro odierno ha rappresentato la vigilia dell’inaugurazione in programma oggi, 5 dicembre, alle ore 18 alla presenza di Emanuele Fazzini, figlio di Barbara e nipote di Pericle che rievocherà la vita del nonno attraverso anche i suoi scritti.
Continua l’omaggio di Grottammare al suo cittadino più illustre. Dopo il museo del Torrione della Battaglia ecco il fondo, un’opportunità per fare ricerca su uno scultore molto legato alla natura, al paesaggio e alla sua Città natia, omaggiata anche nell’uliveto del Getsemani della “Resurrezione di Cristo” della Sala Nervi in Vaticano, che tanto ricorda quella pletora di uliveti che oltre la Nazionale Adriatica, facevano da confine naturale tra il nuovo e il vecchio incasato.