DIOCESI – Lectio delle Sorelle Clarisse sulle letture di domenica 6 Dicembre.
«Deponi […] la veste del lutto e dell’afflizione, rivestiti dello splendore della gloria che viene da Dio per sempre. Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, […] sul tuo capo il diadema di gloria dell’eterno. Sorgi, sta’ in piedi sull’altura e guarda verso oriente…»
C’è un appuntamento per cui il profeta Baruc, nella prima lettura, ci chiede di prepararci, di farci belli…come una donna che si prepara per l’incontro con il suo sposo e scruta l’orizzonte in attesa del suo arrivo. E’ l’appuntamento con il Signore, l’appuntamento con la Sua Parola che, giorno dopo giorno, scende e ci visita, si lascia incontrare nella pieghe della storia, la nostra storia.
Sono elencati tanti nomi nel Vangelo: imperatori, governatori, tetrarchi, sommi sacerdoti, personaggi che detengono in mano il potere, che sanno di poter decidere i destini dei popoli, si sentono e sono grandi. Ma «la Parola di Dio – dice l’evangelista Luca – venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto». “La Parola di Dio – scrive un noto teologo – dribbla elegantemente tutti i signori dell’epoca e si posa su un macerato trentenne consumato dal vento del deserto e dal digiuno, un folle di Dio, scontroso e rabbioso che si consuma sulle rive del Giordano”.
La Parola di Dio cerca noi, cerca la nostra storia, vuole incontrarci e non tardare all’appuntamento con i nostri desideri, con i nostri bisogni, con le nostre speranze, con le nostre certezze, con le nostre paure! Ci aspetta nel deserto per un incontro faccia a faccia, intimo, in cui apriamo il nostro cuore, un incontro che ci fa fare esperienza di essenzialità, di libertà proprio là dove si placa il grido delle cose inutili per ascoltare Dio nel silenzio. Nel deserto: là dove c’è tanto spazio attorno a te ma tu riesci ad assaporare la bellezza di un Dio che chiede spazio solo dentro di te.
E si prepara anche Dio per questo incontro…non sta fermo un attimo…infatti «ha deciso di spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le valli. […] Anche le selve e ogni albero odoroso hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio».
E’ un Dio che non si allontana un attimo da noi e che ci corre incontro “raddrizzando” il nostro percorso di vita, cammini a volte segnati dalla fatica, dalle ferite ma su cui Dio ci offre una nuova storia di liberazione e di gioia. Non come un mago che, magicamente risolve, eliminandoli, ogni problema ed ogni ostacolo, ma come il compagno che ci dona tutto quanto necessario a farci belli e luminosi così da aiutarci a procedere nel cammino della vita forti della «…misericordia e la giustizia che vengono da Lui».