“Da primi firmatari dell’appello internazionale #stopsurrogacynow , dopo i tanti richiami in questi anni a contrastare questo fenomeno – con la coraggiosa e determinata discesa in campo del quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire – guardiamo con attenzione e soddisfazione all’iniziativa italiana che da ambienti ‘laici’ muove finalmente contro l’utero in affitto”: è il commento di Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita. “Combattere la mercificazione della donna e dei bambini – aggiunge -non è una battaglia ‘cattolica’ o ‘laica’, ma un’opposizione doverosa a una pratica barbara che riduce in schiavitù la madre surrogata e rende oggetto di commercio il suo bambino. Per questo è inequivocabile che non si tratta di omofobia (la maggioranza delle coppie che fa ricorso all’utero in affitto è etero), ma di giustizia e di rispetto autentico della dignità delle persone. Il fatto poi che siano proprio le femministe di tutto il mondo a mobilitarsi, è un segnale positivo di grande significato: il riappropriarsi della preziosità e dell’unicità della capacità femminile di generare la vita”.