DIOCESI – In questo fine settimana entreremo nella quarta settimana di Avvento.
Nella Terza la nostra Chiesa diocesana è stata convocata intorno all’Altare della Chiesa Madre, la nostra amata Basilica Cattedrale di Santa Maria della Marina, nella quale si è inaugurato l’Anno Santo della Misericordia con il Rito dell’Apertura della Porta Santa della Misericordia da parte del nostro Pastore, il cammino diocesano di preparazione al Santo Natale ci proponeva di dare rilievo all’elemento dell’Altare delle nostre chiese, per richiamarci al Sacramento dell’Eucaristia e raccoglierci in unità, proprio nella Domenica della Gioia, in attesa di celebrare l’annuale Memoria dell’Incarnazione del Figlio di Dio Gesù Cristo, venuto nel mondo a salvarci.
La Chiesa cattolica ha l’Altare in maggior onore, poiché su di esso celebra la nostra ripresentazione a quell’unico sacrificio compiuto da Cristo con un’unica oblazione pura e perfetta. Per questa ragione, il sacerdote lo bacia e lo incensa in segno di venerazione, in particolari momenti delle celebrazioni liturgiche; esso rappresenta inoltre sia la mensa dell’ultima cena, che il patibolo della Croce, sul quale Cristo immolò se stesso. Il termine “ripresentazione” è caratteristico della dottrina cattolica, secondo la quale la celebrazione dell’Eucaristia non è una mera ripetizione incruenta del sacrificio di Cristo, bensì proprio la ripresentazione dei Fedeli a quell’unico sacrificio da lui compiuto. In altri termini, il sacerdote cattolico non celebra un “nuovo” sacrificio, bensì, nel mistero del sacramento eucaristico, celebra in persona Christi, ossia partecipa alla persona di Cristo che offre sé stesso nel sacrificio della Croce. Tutti i cristiani, anche nelle altre confessioni, hanno edificato Altari in prossimità delle Tombe di Martiri. Esempio tipico è la Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, edificata intorno all’Altare costruito sulla Tomba del Principe degli Apostoli. Infatti ai tempi delle catacombe, la Santa Messa si celebrava sulle Tombe stesse dei Martiri e da questo uso si diffuse l’Altare a cassa. Un altro modello di Altare delle origini, fu quello a tavola, trasportabile, e diffusissimo fino all’Editto di Costantino. Dal VI secolo poi si è sviluppata l’usanza di traslare le Reliquie dei Santi e quindi anche l’Altare tombale ha subito una trasformazione perché è stato aggiunto un loculo per le Reliquie o una cripta al di sotto di esso.
0 commenti