E’ stato l’arcivescovo di Calcutta a dare alle suore la notizia che la santificazione di Madre Teresa avverrà il 4 settembre 2016. Appena rientrato dalla Casa madre delle Missionarie della Carità a Calcutta, dove ha celebrato con le religiose una messa di ringraziamento, monsignorThomas D’Souza, alla guida di circa 200mila cattolici, scoppia di entusiasmo e di gioia alla notizia dell’avvenuta approvazione ieri, nel giorno del 79° compleanno di Papa Francesco, del decreto che riconosce il miracolo di Madre Teresa di Calcutta. Il miracolo riguarda il caso del 35enne brasiliano inspiegabilmente guarito nel 2008 da una patologia mortale al cervello, quand’era ormai in fin di vita sul tavolo operatorio, mentre la moglie implorava l’intercessione di Madre Teresa. La data della canonizzazione verrà ufficializzata in un prossimo Concistoro. Non si sa ancora dove si svolgerà la celebrazione ma si auspica che sarà uno degli eventi più importanti del Giubileo straordinario della Misericordia.
Una bellissima notizia per voi: è stata una sorpresa?
“Sono molto contento. E’ un enorme dono per la Chiesa e per tutto il mondo. La prova del riconoscimento del miracolo da parte di Papa Francesco non è stata completamente una sorpresa perché il processo di canonizzazione stava andando avanti. Però la notizia che sarebbe accaduto ieri è stata sì una grande sorpresa, non lo sapevamo”.
Come si prepareranno i cattolici di Calcutta a questo evento che li riguarda direttamente?
“Ci stiamo preparando in diversi modi. Innanzitutto ricordiamo che la notizia è stata accolta con grande gioia non solo dai cattolici, ma anche dagli altri cristiani, dagli indù e dalle persone di altre fedi, perché Madre Teresa appartiene a tutti, non solo all’India e ai cattolici. Non sappiamo ancora se la canonizzazione si terrà a Calcutta o a Roma, nel caso dovremo prepararci ad accogliere tanta gente o, al contrario, andare in tanti a Roma il 4 settembre. In ogni caso faremo certamente una celebrazione di ringraziamento a Calcutta”.
Personalmente cosa spera? Calcutta o Roma?
“A me piacerebbe che si celebrasse a Calcutta perché la beatificazione si è già svolta a Roma il 19 ottobre 2003″.
Come hanno accolto la notizia le religiose?
“Non lo sapevano, ho dato io la notizia. Erano emozionatissime, c’è stata una grandissima gioia. Una vera festa”.
Cosa significa per i poveri questa santificazione?
“Per i poveri non è tanto importante il riconoscimento del miracolo perché Madre Teresa stessa è stata per loro un miracolo. Tante persone oggi continuano a ripetere questa frase. In ogni caso, sarà comunque uno sprone a un maggiore e miglior impegno nei confronti dei poveri. Ed è importante anche per incoraggiare il lavoro delle consorelle e dei confratelli di Madre Teresa”.
Cosa dice la vita di Madre Teresa al mondo contemporaneo?
“La vita di Madre Teresa è una storia di impegno, di chiamata alla santità, la sua compassione e il suo amore nei confronti dei poveri è per noi un grande esempio, un invito a metterli al centro della nostra azione e del nostro servizio. Soprattutto durante il Natale bisogna mantenere il focus sulla carità, l’umiltà, sul servizio e la compassione”.
Si dice che la canonizzazione sarà l’evento più importante del Giubileo…
“Si lo credo anch’io. E’ altamente significativo per noi che la canonizzazione avvenga proprio durante il Giubileo della Misericordia”.
Anche Calcutta ha aperto la Porta Santa della sua cattedrale. Quali saranno le prossime iniziative giubilari?
“Il 24 dicembre distribuiremo coperte e altri generi di prima necessità alle persone povere e il 1° gennaio ci sarà un pellegrinaggio verso la cattedrale con diversi gruppi. Sono previste tante altre iniziative”.
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