“Il presepe ci dice che Gesù non si impone mai con la forza. Per salvarci, non ha cambiato la storia compiendo un miracolo grandioso. È invece venuto in tutta semplicità, umiltà, mitezza”. Così Papa Francesco si è rivolto ai donatori del presepio e dell’albero di Natale in Piazza San Pietro, ricevuti in udienza. “Dio non ama le imponenti rivoluzioni dei potenti della storia, e non utilizza la bacchetta magica per cambiare le situazioni – ha detto il Papa – si fa invece piccolo, si fa bambino, per attirarci con amore, per toccare i nostri cuori con la sua bontà umile; per scuotere, con la sua povertà, quanti si affannano ad accumulare i falsi tesori di questo mondo”. “Gesù – ha aggiunto – non è infatti semplicemente apparso sulla terra, non ci ha dedicato solo un po’ del suo tempo, ma è venuto a condividere la nostra vita e accogliere i nostri desideri. Perché ha voluto, e vuole tuttora, vivere qui, insieme a noi e per noi. Gli sta a cuore il nostro mondo, che a Natale è diventato il suo mondo. Il presepe ci ricorda questo: Dio, per la sua grande misericordia, è disceso verso di noi per rimanere stabilmente con noi”. Da qui l’invito del Pontefice “a sostare davanti al presepe, perché lì la tenerezza di Dio ci parla. Lì si contempla la misericordia divina, che si è fatta carne umana e può intenerire i nostri sguardi”. Quest’anno l’albero natalizio è stato offerto dai Comuni bavaresi di Hirschau, Schnaittenbach e Freudenberg mentre rappresentanti della Provincia e dell’Arcidiocesi di Trento hanno allestito il presepe.