ACQUAVIVA PICENA – I gruppi dell’ACR medie insieme alle educatrici Patrizia, Paola e Maria e al parroco don Alfredo hanno vissuto un pomeriggio di ritiro all’Oasi Santa Maria dei Monti di Grottammare.
Accolti con grande affetto dal francescano padre Marco Buccolini, i giovani hanno fatto una nuova e serena esperienza, tra il verde e la quiete che caratterizza il convento. Padre Marco ha raccontato ai ragazzi che il convento, costruito intorno al 1600, sorge sopra un’antica Edicola della Madonna già esistente sulle colline grottammaresi in epoche più remote, ora l’effige originale si trova sulla pala d’altare della chiesa, qualche anno fa accoglieva coloro che partecipavano ai corsi di cristianità, ora viene usato per ritiri spirituali dei sacerdoti, scout, ragazzi e ospita sacerdoti ormai anziani bisognosi d’aiuto. Dopo aver ascoltato la storia del convento francescano, i ragazzi hanno letto un brano del profeta Isaia, approfondito la figura di questo Profeta e hanno anche avuto modo di meditare e confrontarsi tra loro e con padre Marco, su alcuni punti che riguardano la vita di ciascuno, come ad esempio momenti di paura e smarrimento. Padre Marco ha spiegato che circa 700 anni prima della nascita di Gesù, il Profeta Isaia fu mandato dal Signore in soccorso del re di Giuda Acaz, che si trovava in guerra contro altri popoli. Il Signore voleva comunicare ad Acaz che non doveva preoccuparsi perché sarebbe venuto in suo soccorso e la pace sarebbe presto arrivata. Il Signore mandò anche un segno ad Acaz attraverso Isaia, che “Sarebbe nato un bambino da una vergine e che questo bambino sarebbe stata la salvezza per ognuno”. Quindi, ha proseguito padre Marco, Isaia sapeva 700 anni prima che sarebbe nato Gesù. Padre Marco ha proseguito spiegando ai ragazzi che anche la nostra storia è piena di “segni” e di persone che il Signore manda a tutti coloro che si trovano in difficoltà, ad esempio i genitori, le catechiste, il parroco. Il Padre viene sempre in soccorso dei Suoi figli per aiutarli a capire quale sia la scelta giusta da prendere, chiede solo di fidarsi di Lui e di ascoltarLo anche quando sembra che tutto sia irrazionale e confuso quando i progetti fatti e le certezze acquisite vengono scompigliate, invece gli uomini e le donne di questo tempo, tendono a voler risolvere i problemi da soli senza l’aiuto di Dio e questo li fa sentire sempre più soli nella paura, nella disperazione e nello smarrimento.
Ai ragazzi il parroco ha poi proposto un questionario per permettere di riflettere meglio sul Natale e su chi possono sempre contare nel momento del bisogno. Insieme poi, hanno eseguito dei canti da loro stessi scelti e in seguito fatto merenda. Si sono poi tutti diretti in chiesa dove dopo una breve celebrazione introduttiva è stato loro impartito il Sacramento della Riconciliazione.
Verso le 18 circa il pulmino ha riaccompagnato i ragazzi ad Acquaviva con, come loro stessi hanno detto, un bagaglio di conoscenza in più.