SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – In tempi così difficili e disorientanti, se da una parte c’è chi tenta di minare la presenza, per alcuni ingombrante, del presepe, dall’altra fortunatamente c’è invece chi ogni anno non solo lo fa, ma anche come si deve. A presentarci il presepe meccanico realizzato nel santuario di Madonna delle Grazie, la chiesa più antica di Sant’Egidio alla Vibrata ma in disuso dal terremoto dell’Aquila, sono stati tre dei suoi realizzatori, Milena, Danilo e Giuseppe, che fanno parte, insieme ad altre persone, dell’Associazione “Madonna delle Grazie”, un’associazione che, tra le altre cose, si occupa anche del carnevale e della festa estiva del quartiere.
Un’iniziativa questa che si ripete ormai da 5 anni, molto apprezzabile ed apprezzata, visto l’alto numero di visitatori registrati finora, tra cui molti bambini, tutti rimasti sorpresi e piacevolmente colpiti dall’atmosfera suggestiva e dalle dimensioni “extralarge”.
E’ Milena a spiegarci le fasi di realizzazione di questo presepe, così grande da occupare gran parte del santuario e che prevede dei cicli diurni e notturni accompagnati da vari suoni, canti natalizi e anche da una voce narrante.
“Per realizzare questo presepe è stata necessaria la collaborazione di sette persone per un periodo di circa due mesi: abbiamo preferito infatti iniziare prima ma “lavorare” con calma e fare le cose al meglio. Tutto ciò che potete osservare nel presepe, dalle case alle montagne fino ai dettagli più piccoli, è stato infatti realizzato a mano. Solo le statue dei personaggi, che si muovono grazie a dei meccanismi particolari, sono state acquistate; il resto lo facciamo e lo inventiamo noi, partendo innanzitutto dalla realizzazione della natività, che è il fulcro principale, e sviluppando poi da lì le altre scene.”
Promotore dell’iniziativa è stato, invece, Danilo: sua, infatti, la passione per i presepi e sua l’idea di realizzarlo e metterlo al servizio della chiesa e della comunità. “Sin da piccolo sono stato un appassionato di presepi: nel periodo di Natale infatti “smontavo” intere stanze della casa per costruirne uno. Poi ho pensato di coinvolgere alcuni amici in questa mia passione affinché del risultato ne potessero godere più persone possibili. Così, da 5 anni, lo realizziamo qui nel santuario di Madonna delle Grazie, aggiungendo ogni anno personaggi nuovi, si costosi ma allo stesso tempo particolari visto che a volte alcune statuette sono state realizzate a Recanati sotto nostra specifica richiesta. Il resto del paesaggio, invece, lo costruiamo noi a mano, utilizzando gesso, legno, polistirolo, cioè tutti materiali “poveri” e riciclabili, e cercando anche di conferire all’insieme una visione in prospettiva, una progettazione che sia in scala.”
Nel nostro “piccolo” – ci dice Milena – quello che cerchiamo di fare è valorizzare al massimo il nostro territorio: è bello, infatti, ma soprattutto importante riuscire a conservare le antiche tradizioni e a tramandare i valori e le passioni che oggi forse sono un po cadute nel dimenticatoio. Siamo sì un’associazione giovane, nata solo qualche anno fa, ma col tempo e con il nostro impegno crediamo e speriamo di riuscire a contribuire sempre di più al bene del nostro paese e della nostra comunità”.
Per chi fosse interessato, il presepe meccanico di “Madonna delle Grazie”, con i suoi 60 personaggi e con il suo cielo stellato, rimarrà aperto ai visitatori fino al 10 gennaio. Si entra incuriositi e si esce incantati, provare per credere.
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