Lo rende noto Radio Vaticana. Dio, ha ripetuto il Papa, ama sempre e ama per primo, non importa quanto siamo peccatori. Giovanni sottolinea una caratteristica dell’amore di Dio: ama “per primo”. Ne è una prova la scena del Vangelo della moltiplicazione dei pani, proposta dalla liturgia: Gesù guarda la folla e ne “ha compassione”, il che – puntualizza Francesco – “non è la stessa cosa che avere pena”. Perché l’amore che Gesù nutre per le persone che lo circondano “lo porta a ‘patire con’ loro, a coinvolgersi – spiega il Papa – nella vita della gente”. E questo amore di Dio, mai preceduto dall’amore dell’uomo, conta mille esempi, che Francesco cita, da Zaccheo, a Natanaele, al figliol prodigo: “Quando noi abbiamo qualcosa nel cuore e vogliamo chiedere perdono al Signore, è Lui che ci aspetta per dare il perdono. Quest’Anno della Misericordia un po’ è anche questo: che noi sappiamo che il Signore ci sta aspettando, ognuno di noi. Perché? Per abbracciarci. Niente di più. Per dire: ‘Figlio, figlia, ti amo. Ho lasciato che crocifiggessero mio Figlio per te; questo è il prezzo del mio amore’. Questo è il regalo di amore”.