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Montalto, la testimonianza di vita di Angelica Virgili ha raccolto tantissimi Fedeli per il commiato

Don LorenzoDi lauretanum

MONTALTO DELLE MARCHE – Proprio con il principiare del Nuovo Anno la Comunità cristiana di Montalto si è impoverita della presenza, e vorrei dire del sorriso, dell’opera e della fantasia di una donna eccezionale, la nostra carissima sorella Angelica. Da circa due anni Angelica, a seguito di un brutto incidente stradale, avvenuto nel dicembre 2013, in condizioni climatiche avverse, era ospite della struttura del “Santo Stefano” di Porto Potenza Picena, dove in molti, Familiari, parenti e amici di ogni età la visitavano durante questi lunghi mesi, con nel cuore la serena fiducia nel domani, e la speranza coraggiosa di assistere a quel risveglio tanto agognato. E invece, appena entrata nell’Anno 2016, la nostra Angelica ha voluto addormentarsi nel Signore, quel Signore che ha amato profondamente, e che ha servito nella dedizione continua innanzitutto alla sua Famiglia, al suo caro marito Quintilio, alle sue giovanissime figlie Anastasia e Camilla. E poi nell’attenzione ai tanti e diversi aspetti della vita della nostra piccola Comunità cristiana e cittadina, che ha vissuto con tenacia e vigore. Desidero ricordare primariamente il suo impegno generoso e appassionato per il Presepe Vivente di Porchia, che quest’anno non ha tra l’altro avuto luogo, e che sarebbe coinciso proprio con la Celebrazione delle sue Esequie cristiane, in una Basilica Concattedrale ricolma di Popolo, nelle prime ore pomeridiane di una gelida Domenica 3 gennaio, seconda dopo Natale. Quindi il volontariato: la Croce Azzurra di Montalto e Montedinove, la Protezione Civile, la sezione Avis… non c’è stato spazio nel servizio per pigrizia o per nascondimento. Anche negli aspetti ricreativi, come la Notte delle Streghe e dei Folletti, la sua presenza era per tutti di sprone e il suo lavoro di notevole spessore per la realizzazione delle diverse manifestazioni. La Liturgia natalizia che ha accompagnato il commiato ha sottolineato molto bene il fatto che per il giusto, che ha creduto, che ha sperato e che ha amato, la Porta della Vita eterna è già spalancata dal giorno del Battesimo, e in essa già durante questo pellegrinaggio terreno camminiamo.