Di lauretanum
DIOCESI – Il Giubileo di categoria, terzo della serie, vissuto nella serata di Lunedì 11 gennaio presso l’Istituto dei Padri Sacramentini di San Benedetto del Tronto e in Cattedrale, è stato un momento particolarmente significativo della vita della nostra Comunità diocesana, in quanto ha coinvolto in prima linea i Membri dei Consigli pastorali e dei Consigli per gli Affari economici delle nostre Parrocchie, che sono stati da poco rinnovati.
Alla fine del mese di novembre 2015 infatti, e precisamente con riferimento a Domenica 22 dello stesso mese, in ciascuna Parrocchia della nostra Chiesa particolare si è proceduto a una capillare informazione e alla costituzione o al rinnovo di questi Organi di partecipazione nella guida della Comunità cristiana.
Ma cosa sono realmente questi Consigli?
Ci rifacciamo un momento a quanto ci consegna la legislazione canonica, per meglio comprendere che il Consiglio pastorale è un istituto previsto dal Codice di Diritto canonico della Chiesa. Suo scopo è quello di esprimere concretamente la natura gerarchico-comunionale della stessa, e di permettere quindi la partecipazione dei Fedeli, che attraverso il proprio sacerdozio battesimale partecipano allo svolgimento e alla programmazione della vita pastorale della Comunità.
Invece il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici trova la sua origine più immediata nell’ecclesiologia che si è sviluppata in seguito al Concilio Vaticano II e cioè nella dimensione comunitaria e partecipativa di tutti i Fedeli, Presbiteri e Laici, alla vita della Chiesa; poiché è necessario senso di responsabilità e di corresponsabilità nella gestione dei beni, come anche la chiarezza, ossia la trasparenza e la precisione e i modi con cui viene condotta la gestione, i valori che questo Consiglio è tenuto a onorare non possono essere disattesi; la Comunità ecclesiale è in tal modo chiamata a riservar loro debita attenzione e a educare tutti alla stima di tali valori. Ecco perché grande significato assume il convocare insieme tutti i Membri di questi Consigli, come è stato fatto presso il Santuario dell’Adorazione dei Sacramentini, dal quale, dopo il momento di riflessione, si è mossa la Processione che ha condotto gli stessi ad attraversare la Porta Santa della Misericordia nella Basilica Cattedrale, dove il nostro Vescovo Carlo ha presieduto la Celebrazione eucaristica nel giorno Anniversario della sua Consacrazione.
Molto significativo è stato anche il fatto che il Giubileo si sia celebrato nel giorno in cui il nostro Pastore ha ricordato, in un clima di festa, insieme ai numerosi sacerdoti presenti, che hanno fatto da corona al nostro vescovo Carlo nel Rendimento di Grazie a Dio per questi due anni di sacro Ministero a favore del Popolo di Dio che è in San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto, il secondo Anniversario della sua Ordinazione a Vescovo.
L’evento ecclesiale avvenne proprio in questo giorno, 11 gennaio 2014, nel Duomo di Brescia, per le mani del Vescovo Monari, le cui parole, nell’Omelia del Rito di Ordinazione, ancora risuonano nelle orecchie e nelle menti di molti dei Fedeli, che in tanti, in quel freddo pomeriggio di due anni fa, gremirono la Cattedrale della bella e antica Città lombarda. A prendere la parola, per un indirizzo di saluto e di augurio al Vescovo Carlo, il Presidente diocesano di Azione Cattolica, Adamo Di Giacinti, che ha ricordato la preziosa presenza e l’incisiva opera, seppur ancora limitata nell’arco temporale, svolta in mezzo a noi. Ci sembrano molto eloquenti le parole del Concilio Vaticano II, che nel Decreto sulla Missione pastorale dei Vescovi nella Chiesa, Christus Dominus, dice: “i Vescovi si comportino in mezzo ai loro fedeli come coloro che servono, come buoni pastori che conoscono le loro pecorelle e sono da esse conosciuti, come veri padri che eccellono per il loro spirito di carità e di zelo verso tutti e la cui autorità ricevuta da Dio incontra un’adesione unanime e riconoscente.
Raccolgano intorno a sé l’intera famiglia del loro gregge e diano ad essa una tale formazione che tutti, consapevoli dei loro doveri, vivano ed operino in comunione di carità. Per raggiungere simile intento i Vescovi «disposti a qualsiasi opera buona» (2 Tm 2, 21), e «sopportando tutto per amore degli eletti» (2 Tm 2, 10), orientino la loro vita in modo che sia atta a rispondere alle esigenze dei nostri tempi”.
La Celebrazione, animata dai Cori diocesani, ha fatto vivere nella gioia questo ricordo e questo ringraziamento, che ha assunto poi il volto di un vero e proprio Mandato nella Benedizione che il Vescovo Carlo ha impartito a tutti i Consiglieri presenti, i quali hanno voluto, al termine della Santa Messa, omaggiare lo stesso di un DVD contenente il filmato del Rito di Apertura della Porta Santa della Misericordia, lo scorso 13 dicembre 2015. A tutti i presenti è stato poi consegnato un opuscolo con gli Statuti dei due Consigli parrocchiali, approvati dal Vescovo in occasione del recente rinnovo nelle diverse Parrocchie, ulteriore stimolo alla compartecipazione e alla corresponsabilità.
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