SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Dal 27 dicembre scorso in Via Amerigo Vespucci numero 32 a Sant’Egidio alla Vibrata c’è ufficialmente una nuova e particolarissima realtà: si tratta dell’accademia Sviluppo Arte, una sorta di centro polifunzionale nel quale l’arte rappresenta la protagonista assoluta e indiscussa. Una novità non da poco per la Val Vibrata e non solo, visto che si tratta di una delle pochissime strutture presenti in Europa a fornire un servizio simile, così ampio, completo e poliedrico.
A parlarci di questa struttura è Mariella Cesaroni, uno dei responsabili dell’Accademia e sua direttrice artistica e didattica nonchè docente di canto, cantante, ballerina e attrice: “Il 27 dicembre c’è stata la giornata di inaugurazione per presentare al pubblico questa struttura che è quasi unica nel suo genere, visto che al suo interno si possono svolgere svariate attività artistiche, dalla scuola di musica a quella di danza fino all’attività teatrale: una struttura multifunzionale adatta sia per questioni formative che performative”.
Quest’accademia rappresenta una novità importante per la zona: come è nata quest’idea?
Si, assolutamente, è una novità assoluta ma non solo per la Val Vibrata, ma anche per tutta Italia visto che una struttura simile a questa, dotata insieme di un auditorium, di sale prove (che all’occorrenza possono trasformarsi in individuali o collettive per eventuali lezioni o workshop), di una sala convegni, di uno studio registrazione … esiste sono in Inghilterra. L’idea nasce soprattutto dalla mia passione smisurata per l’arte in generale sin da ragazzina: ormai lavoro in questo campo da oltre 15 anni e gli ambienti che ho potuto fortunatamente frequentare mi hanno permesso di acquisire nel tempo una certa esperienza nel settore e poi anche un “Bachelor of Arts in Modern Music”, una laurea internazionale presa a Londra. E come santegidiese doc, trasferitasi a Roma per questioni lavorative, avevo un desiderio, quello di creare per questa zona un nuovo spazio culturale dove i giovani potessero espletare le proprie velleità artistiche, dove poter non solo studiare ma anche avere a disposizione locali ad esempio fruibili da nuovi gruppi emergenti, o da artisti per mostrare le proprie opere, oppure dove poter organizzare simposi di poesia.
Crede che in Val Vibrata siano pronti ad accogliere un centro culturale simile?
Purtroppo questa zona risulta essere un po’ repressa a livello culturale per quanto riguarda l’arte, che viene vista come qualcosa di banale, blando e aleatorio. Spesso al mio ritorno, mi capita di dover spiegare che si può vivere di musica senza avere per forza la notorietà ma ancora mi sento dire “Ma nella vita cosa fai? qual è il tuo vero lavoro?”. Molti non sanno, infatti, che l’arte può essere un lavoro più che concreto e che non devi diventare per forza un Picasso o una Beyoncè per essere qualcuno: in questo settore ci sono 3000 cose da fare e dietro le quinte c’è un mondo altrettanto grande che può regalarti tante soddisfazioni. Raggiungere il successo, infatti, non vuol dire per forza diventare famosi ma poter fare e vivere di quello che ti piace e poterlo condividere con gli altri. Qui purtroppo invece c’è ancora una mentalità un po’ chiusa e un po’ più pratica e per questo è necessario che la zona si abitui pian piano all’idea che esista un posto a disposizione dell’arte, dopo poter vivere un momento artistico, che sia per lavoro o per hobby. Bisogna avvicinare le persone, “educarle” all’arte anche se l’ambiente non è proprio predisposto: io, però, confido non tanto nella vecchia generazione ma molto nei giovani, a cui spero e speriamo di poter offrire un ottimo servizio: chiunque pratichi l’arte, che sia per mestiere o per passione, ha diritto a farlo con una certa dignità ed una certa preparazione.
Quante persone collaborano nel progetto dell’accademia “Sviluppo Arte”?
Abbiamo una serie di collaboratori che sono insieme insegnanti di mestiere ma anche professionisti, attori e musicisti, e già questa è un’atipicità perché spesso e volentieri i maestri delle accademie sono solo docenti e quasi mai dei performers. Ora, pian piano, cercheremo di avviare la struttura organizzando degli eventi aperti a tutt, aprendola all’occorrenza e cercando di far conoscere questo luogo: poi tutti quelli che vi entrano rimangono effettivamente un po’ sbalorditi e sconcertati…nessuno si aspetta di trovare quello che poi si apre davanti ai loro occhi. Più in là poi inizieremo sicuramente a fornire una certa continuità di corsi.
C’è, tra i vostri progetti futuri, un particolare sogno nel cassetto?
In realtà si. Vorremmo attivare una speciale collaborazione con la Music Academy di Bologna per poter rilasciare in futuro gli attestati ufficiali per il Primity college e il Bachelor of Arts, cioè corsi di diploma o di laurea prettamente musicali che equivalgono ad una laurea internazionale. Questi corsi, a mio parere, sono il futuro perché sono molto completi: partono dal presupposto che l’artista per essere tale debba essere in grado autogestirsi completamente…ad esempio un cantante non deve essere in grado solo di cantare ma a anche di comporre, leggere la musica, registrarsi e quindi utilizzare determinati strumenti di editing per prodursi un eventuale demo da portare alle case discografiche. Questo, dunque, è il mio più grande desiderio: regalare ai giovani della zona questa opportunità che rappresenterebbe un grande salto di qualità per tutti. Incrociamo le dita e speriamo che vada in porto!
In bocca al lupo a Mariella e all’accademia “Sviluppo Arte” per l’inizio di questa nuova avventura!