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Associazioni: Mcl in udienza dal Papa. Costalli, “porteremo l’impegno a cambiare noi stessi” per essere “Chiesa in uscita”

“Porteremo al Papa l’impegno a cambiare noi stessi per cercare di somigliare sempre più a quella ‘Chiesa in uscita’ che Francesco, con tanto amore, ci sta indicando”: Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), descrive lo spirito con cui il movimento si appresta a essere ricevuto, sabato 16 gennaio, in udienza speciale dal Papa. “Un’udienza che cade in un momento storico di grande fermento per tutto il mondo cattolico”, si legge in una nota, “chiamato a percorrere la via del cambiamento” per reagire a “un’economia che uccide in mezzo al Mediterraneo, uccide nelle giornate troppo lunghe dei giovani disoccupati, uccide nei bimbi non nati e negli anziani abbandonati: al Papa offriremo dunque il nostro impegno a cambiare noi stessi per cambiare le cose”, ha aggiunto Costalli. “Davanti a tutto questo è sempre più evidente l’importanza sociale del lavoro, tema centrale per il Mcl”. In Sala Nervi sono attesi per sabato circa 10mila appartenenti al movimento, “provenienti da tutta Italia, con rappresentanze da diversi Paesi europei, oltre che dal nord e sud America e dall’Australia”.

Mcl “presenterà al Santo Padre le tante iniziative di cooperazione internazionale che ci vedono da anni impegnati in prima linea in ogni parte del mondo per aiutare i più deboli e indifesi, i poveri, gli emarginati, le vittime della violenza dovuta all’intolleranza e alle guerre”, afferma ancora Costalli: “E non per ostentarci ‘buoni e bravi’, ma semplicemente perché nell’occuparsi dell’altro sta il cuore dell’insegnamento cristiano”. Al termine dell’udienza il Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, celebrerà la messa per il movimento all’interno della basilica di San Pietro.

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