GROTTAMMARE – Befanìa e Sestilia, rispettivamente 102 e 100 anni, grottammaresi e centenarie doc, sono state festeggiate da familiari, amici e dalla Città intera rappresentata dal sindaco Enrico Piergallini nei primi giorni di gennaio.
Una grande festa è stata organizzata domenica 10 gennaio per la signora Sestilia Santori, che il giorno 4 aveva raggiunto il traguardo del secolo. Classe 1916, la signora Sestilia vive con i nipoti in zona Monti. La partecipatissima festa in suo onore si è svolta presso una sala dell’Oasi Santa Maria ai Monti.
Per lei, il nipote Dario ha raccolto in un affettuoso scritto i punti salienti della sua vita facendo emergere le qualità di una donna che è riuscita “a donare tutto il suo amore e la sua pazienza ai nipoti, tra cui sono orgoglioso di potermi annoverare”.
La storia di Sestilia è attraversata da due guerre mondiali e da varie generazioni di nipoti, appunto, che ha accudito con amore: lei che mamma non lo è mai diventata è stata però un supporto importante per la sua famiglia, presa come tante tra le mille vicissitudini che hanno caratterizzato la storia delle periferie d’Italia.
Come ricorda il nipote Dario, il suo matrimonio con Giuseppe Perozzi viene celebrato “il 28 ottobre 1937, alle 8 del mattino. Viene scelto quel giorno poiché l’allora duce, Benito Mussolini, donava una somma di denaro a tutte le coppie che decidono di sposarsi nel giorno dell’anniversario della marcia su Roma. Lei inizialmente non si trova d’accordo con la data e l’ora del matrimonio ma, per via del suo carattere dolce e remissivo, ben presto cede di buon grado”.
L’ultracentenaria Befània Tesei ha compiuto 102 anni il 6 gennaio. I festeggiamenti si sono svolti nella Casa di riposo Santa Maria di Grottammare, dove parenti e amici si sono uniti al saluto dell’amministrazione comunale. Nata a Grottammare nel 1914, prima di convolare a nozze lavorava come suo padre nell’antica Fornace Mariani, di abile manualità, diventa sarta e va a vivere con il marito nella casa cantoniera di Cupra Marittima. La recente dipartita del figlio primogenito le ha lasciato un dolore profondo che però le piccole pronipoti riescono a lenire recandosi spesso a farle compagnia.
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