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Lavoro: Bottalico (Acli), aumento contratti stabili e voucher “siano stimolo per grande piano investimenti”

“I dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps che attestano un aumento di 510mila contratti a tempo indeterminato nel primi 11 mesi del 2015 appaiono in linea con l’andamento registrato negli ultimi tempi. L’effetto combinato di lievi e frammentari segnali di ripresa con le decontribuzioni per i nuovi contratti a tempo indeterminato, può aver determinato un aumento delle assunzioni”. Lo afferma Gianni Bottalico, presidente delle Acli. “Nel contempo – osserva -, come conferma la stessa fonte dell’Inps che indica una crescita dell’utilizzo dei voucher del 67,5%, sono in forte aumento forme di lavoro precario. Accanto a ciò si deve registrare che l’area dei disoccupati e di coloro che neanche più cercano un lavoro non si assottiglia, e che l’aumento dei contratti a tempo indeterminato avviene generalmente all’interno dello stesso bacino di lavoratori e non è dovuto ancora alla creazione di nuovi posti di lavoro che concorrano a recuperare quelle centinaia di migliaia persi negli anni della crisi”. Ciò non toglie che “i provvedimenti del governo, in particolare il jobs act, abbiano contribuito in entrambi i casi di aumenti, dei contratti a tempo indeterminato e dei buoni lavoro: sono indubbiamente segnali positivi, ma non c’è stata la svolta”. Per Bottalico “è auspicabile che questi risultati possano essere di stimolo al governo ad affrontare il vero nodo cruciale costituito da un grande piano di investimenti per il lavoro che possa offrire solide basi alla ripresa, insieme a nuove opportunità per i giovani e per tutti coloro che hanno perso il lavoro”. Il raggiungimento di questo obiettivo, avverte, “passa attraverso la messa in discussione e il superamento delle politiche di austerità che impediscono l’uscita dalla crisi e gravano soprattutto sulle fasce di lavoratori più deboli”. Su questo punto il presidente delle Acli definisce “l’iniziativa del governo italiano nei confronti della Commissione europea, indispensabile e urgente”. “Va sostenuta – conclude – perché in tempi rapidi si possano vedere i risultati tangibili di una svolta di cui possano beneficiare insieme l’Italia e il progetto d’integrazione europea”.

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