Di Monica Vallorani

DIOCESI – Ieri sera, mercoledì 20 gennaio, un pubblico numeroso ha ascoltato con attenzione le parole del vescovo di Castellamare, intervenuto per il secondo incontro diocesano di formazione voluto anche dal Vescovo Carlo Bresciani.

Dopo le parole di benvenuto del Vescovo diocesano e alla lettura del Vangelo in cui Gesù incontra i peccatori, Mons. Alfano percorrendo i passi dell’evangelista ha tratteggiato l’esperienza di misericordia della donna che cosparge di profumo il Signore, nella casa del fariseo.

La misericordia non esclude nessuno, mai mettersi dalla parte degli esclusi escludendo altri, è l’insegnamento di Gesù, che si esprime attraverso una parabola con la quale introduce la categoria dell’amore, perché diventi criterio di scelte di vita. La misericordia è delicatezza, per vedere gli altri con gli occhi di Dio. La misericordia permette di imparare dai peccatori, dall’altro c’è sempre qualcosa da ricevere. La chiesa come oasi di misericordia è la condizione per essere chiesa di Cristo, il perdono è condiviso e ha bisogno del fratello e perciò la Chiesa.

Mons. Alfano ha invitato alla chiesa di non arrendersi il vangelo può cambiare la vita è le nostre comunità e ha lasciato delle domande per la nostre comunità, se sono capaci di essere aperte e accoglienti, come si esprime la gioia e la gratitudine del perdono di cui fa esperienza. Una chiesa oasi di misericordia si lascia guidare dall’amore. E ha concluso indicando alla nostra Chiesa di ricordarsi nella preghiera “di ringraziare il Signore per il dono della Chiesa, che ci consente di fare esperienza gratuita dell’amore di Dio, invochiamo la misericordia e cominceremo a vedere gli altri in modo diverso, e che questo diventi stili di vita chiedendo alla spirito di farci crescere nella carità.” E ha concluso con le parole dell’Evangelii Gaudium di papa Francesco.

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