DIOCESI – Giovedì 21 gennaio, presso i locali della parrocchia Santa Maria Assunta di Cossignano, si è svolta la prima riunione del 2016 dell’equipe dei collaboratori del Centro Missionario Diocesano, coordinati dal direttore don Nicola Spinozzi.
Molteplici gli argomenti all’ordine del giorno nel primo incontro del nuovo anno. Anzitutto è stata analizzata l’attività svolta durante l’anno appena finito: fra le tante iniziative promosse dal C.M.D. bisogna ricordare la giornata dedicata all’infanzia missionaria, la veglia in memoria dei missionari martiri che si è tenuta a Villa Lempa, la bellissima mostra dedicata a Padre Matteo Ricci allestita a Cupra Marittima, la celebrazione solenne della Giornata Missionaria Mondiale che si è svolta in cattedrale in concomitanza con il mandato ai catechisti, la partecipazione al Convegno Missionario Nazionale presso Fiuggi, la campagna di adozioni a distanza dei seminaristi di paesi del Sud del mondo attraverso il progetto “Dona un prete”, la realizzazione del sito internet del C.M.D. www.missiodiocesanasbt.jimdo.com, la presenza attiva nella Commissione Missionaria Regionale; è seguito un dettagliato resoconto di tutte le offerte raccolte durante il 2015, che mantengono il trend positivo fatto registrare negli ultimi anni, nonostante tutte le recenti problematiche sociali.
Le prime iniziative per il 2016 consistono anzitutto nel viaggio missionario che vedrà impegnati il direttore del C.M.D. don Nicola Spinozzi e il Vescovo S.E. Carlo Bresciani, i quali da lunedì 25 gennaio a mercoledì 3 febbraio saranno accompagnati dal diacono Umberto Silenzi e sua moglie presso l’istituto delle Suore Teresiane a Cebu, nelle Filippine.
La seconda, importantissima attività consiste nell’avvio del progetto “Il diritto di rimanere nella propria terra”, una campagna fortemente voluta da Papa Francesco in occasione dell’Anno Giubilare, e intrapresa in collaborazione con la Caritas Italiana, Missio e Focsiv; tale programma mira a costituire, tramite migliaia di piccoli progetti a basso costo, delle infrastrutture volte a ricreare le possibilità di una dignitosa sussistenza presso i paesi del Sud del mondo in grave difficoltà, molti dei quali vedono partire come migranti numerosissimi uomini e donne in cerca di una vita migliore.