PROVINCIA – La Cna di Ascoli condivide la preoccupazione del sistema associativo nazionale della piccola e media impresa riguardo il futuro delle camere di commercio e si associa all’invito fatto al Governo affinché valuti con attenzione la necessaria riforma che sta per trovare attuazione nei decreti del ministro Madia. Le camere, governate attraverso forme di democrazia economica, devono essere strumento per la promozione e lo sviluppo delle economie locali, delle loro comunità di imprese che necessitano di sostegno per l’accesso al credito, per la creazione di reti, per l’internazionalizzazione. Proprio per queste funzioni insostituibili, organismi come le camere di commercio italiane esistono in tutti i paesi Ocse e in tutta l’Unione europea.
“Reti di imprese, turismo di tutto il territorio e promozione delle eccellenze – precisa Francesco Balloni, direttore provinciale della Cna – hanno bisogno di una governance autorevole e operativa a stretto contatto con il territorio. Da qui la convinzione della Cna, fermo restando il bisogno di razionalizzazione e risparmio, che le imprese hanno e avranno ancora di più bisogno di un interlocutore, come sono le camere di commercio, da percepire come organismo vicino a loro e alle loro esigenze. Con una vicinanza di intenti che non sempre può prescindere da una vicinanza anche fisica”.
“Le camere di commercio – aggiunge il presidente della Cna di Ascoli, Luigi Passaretti – non devono essere ridotte a soggetti con compiti esclusivamente burocratici. Le camere si possono e si devono riformare con l’obiettivo di dare maggiore efficienza alla loro attività e risposte utili alle necessità delle imprese del territorio che hanno sempre più bisogno di linee guida, di stimoli all’aggregazione e di progetti sinergici per promuovere eccellenze e peculiarità di ogni territorio”.