DIOCESI – Giovedì mattina, fino a pranzo, i nostri sacerdoti si sono incontrati, per la prima volta in questo Anno 2016, per proseguire il cammino di condivisione e di fraternità della Vicarìa. Luogo tutto particolare della vita e della comunione presbiterale del nostro Clero diocesano (come di quello di molte Diocesi in tutta la Chiesa universale) è la Vicarìa. La Vicarìa (o Foranìa, o Decanato in Diocesi molto estese e importanti) è una zona pastorale che raggruppa diverse Parrocchie di un determinato territorio, affidata alla cura pastorale di un Vicario foraneo appunto, che riceve dal Vescovo diocesano un particolare mandato, che solitamente lo abilita dal punto di vista pastorale, e quindi non come per il ministero del Vicario Generale, che ha invece il titolo di Ordinario del Luogo come lo stesso Vescovo. La Vicarìa si riunisce periodicamente, normalmente l’ultimo Giovedì del mese nella nostra Chiesa locale.
La Vicarìa quindi, nonostante il suo essere luogo istituzionale, probabilmente per il numero ristretto di componenti, è luogo privilegiato di fraternità e di condivisione, soprattutto attraverso la preghiera comune e il riferimento costante alla Parola di Dio e ai Documenti del magistero. Nella nostra Chiesa particolare ne annoveriamo cinque: quella della Città di San Benedetto del Tronto, “Venerabile Padre Giovanni dello Spirito Santo”, con le sette Parrocchie del Centro e quelle di Acquaviva Picena e San Savino di Ripatransone; quella della “Madonna di San Giovanni”, con i Comuni di Ripatransone, Cossignano, Cupra Marittima e Grottammare; quindi quella di “San Giacomo della Marca”, con le Parrocchie di Porto d’Ascoli, Monteprandone, Colonnella e Martinsicuro; poi quella dell’Abruzzo interno, “Santa Maria in Montesanto”, con i Comuni di Sant’Egidio alla Vibrata e Civitella del Tronto; infine quella dell’interno marchigiano, comprendente le Parrocchie dei Comuni di Montalto delle Marche, Montedinove, Rotella, Castignano, Montelparo, Force, Comunanza e Montemonaco, intitolata alla “Beata Maria Assunta Pallotta”.