PROVINCIA – Sì è svolta la gara per i lavori di consolidamento di tratti in frana e messa in sicurezza della strada provinciale Ripaberarda n.73. Con un ribasso a base d’asta del 27% è stata individuata la ditta che, una volta espletate le verifiche e formalità di legge, eseguirà i lavori per un importo complessivo di circa 1 milione e 98 mila euro. Le opere saranno ultimate nel giro di 4 mesi ripristinando la percorribilità dai numerosi smottamenti aggravati dalle piogge del marzo scorso per le quali era stato riconosciuto lo stato d’emergenza.
“Si tratta – spiega il Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo – del primo e più consistente intervento degli 8 che verranno realizzati senza contrarre nuovi mutui, ma con le risorse sbloccate del Patto Territoriale pari a 2 milioni e 600 mila euro e, nel mese di febbraio al ritmo di una – due gare a settimana, aggiudicheremo i rimanenti progetti consegnando alla comunità picena, entro il 2016, una rete viaria provinciale più sicura e funzionale. Nello specifico – evidenzia D’Erasmo – i fondi del Patto Territoriale serviranno per l’esecuzione dei lavori del corpo stradale nei seguenti 8 ambiti fondamentali: S.P. 23 Cuprense per 105 mila euro; comprensorio Valtesino – Ponte Maglio Ponte Ortezzano – Ponte Antico per 255 mila euro; strade provinciali Delle Grazie – Tre Camini per l’importo di 405 mila euro; S.P. 235 Salaria per un ammontare di 165 mila euro; S.P. 1 Rosso Piceno Superiore per oltre 473 mila euro; SS Annunziata, Sant’Emidio e Castel di Croce complessivamente per 105 mila euro e, infine, S.P. 129 Trisungo – Tufo per 35 mila euro“.
“La S.P. 73 Ripaberarda che collega i Comuni di Ascoli Piceno e Castignano, lambendo il territorio di Appignano – sottolinea il Consigliere Provinciale Sergio Corradetti – è di importanza strategica perché unisce per mezzo del tratto terminale della S.P. 17 Castignanese la Val Tronto e la Val Tesino ma anche, attraverso la variante di Croce Rossa e la S.P. 23, la Val d’Aso. I tratti dissestati che saranno sistemati – prosegue Corradetti – sono almeno 8: su tre di queste si interverrà con opere di sostegno flessibili tipo paratia di pali affiancati, mentre sugli altri dissesti si procederà a risagomare il piano stradale, previa sigillatura delle fessure, per ripristinare la regolarità superficiale indispensabile alla sicurezza e confort di marcia“.