“La più bella eredità, la più grande eredità che un uomo, una donna, può lasciare ai suoi figli è la fede”. A ribadirlo è ancora una volta Papa Francesco. Nell’omelia della Messa di ieri a Casa Santa Marta, riferisce Radio Vaticana, il Pontefice ha commentato la prima lettura del giorno sulla morte del re Davide, e ha ricordato l’incontro, ad un’udienza del mercoledì, con una suorina di 83 anni che “con una faccia di pace, uno sguardo luminoso”, malata di cancro al pancreas aspettava serenamente la morte. “Queste cose – ha osservato – ci fanno bene”. Prima di morire Davide, che aveva peccato molto ma aveva imparato a chiedere perdono, esorta il figlio Salomone a osservare la Legge del Signore e lascia al figlio “l’eredità più bella e più grande che un uomo o una donna possa lasciare ai figli: lascia la fede”. “Quando si fa testamento la gente dice: ‘Ma a questo lascio questo, a questo lascio quello, a questo lascio questo…’. Sì, sta bene, ma la più bella eredità, la più grande eredità che un uomo, una donna, può lasciare ai suoi figli è la fede. E Davide fa memoria delle promesse di Dio, fa memoria della propria fede in queste promesse e le ricorda al figlio. Lasciare la fede in eredità”. Quando nella cerimonia del Battesimo, ha ricordato il Papa, “diamo – i genitori – la candela accesa, la luce della fede, gli stiamo dicendo: ‘Conservala, falla crescere in tuo figlio e in tua figlia e lasciala come eredità’. Lasciare la fede come eredità, questo ci insegna Davide, e muore così, semplicemente come ogni uomo. Ma sa bene cosa consigliare al figlio e quale sia la migliore eredità che gli lascia: non il regno, ma la fede!”. Da Francesco l’invito a porsi una domanda: “Qual è l’eredità che io lascio con la mia vita?”: “Lascio l’eredità di un uomo, una donna di fede? Ai miei lascio questa eredità?”. Due, ha concluso, le cose da chiedere al Signore: “di non avere paura di quest’ultimo passo, come la sorella dell’udienza di mercoledì” e che “tutti noi possiamo lasciare con la nostra vita, come migliore eredità, la fede in questo Dio” che “è Padre e non delude mai”.