MESSICO – Sombrero: tipico cappello messicano con una tesa molto larga idonea per proteggere dal sole. Parola di derivazione spagnola, “sombra”, e che ha un legame con la “umbra” latina: ombra, insomma. Ma c’è sombrero e sombrero.
Quello che è apparso improvvisamente in aereo, durante il viaggio, che sta portando Papa Francesco e il seguito, giornalisti compresi, a Cuba e in Messico è un sombrero speciale. Confezionato per l’occasione, il sombrero è apparso tra le mani della corrispondente della tv messicana, “Televisa”, Valentina Alazraki. La stessa che lo salutò, da decana dei viaggi papali, a bordo dell’aereo verso il Brasile, nel 2013.
Sombrero beige, da un lato l’immagine della Madonna di Guadalupe, dall’altra Papa Francesco; dietro il continente latinoamericano. Chissà se avrà modo di utilizzarlo in questi giorni messicani.
Per Valentina Alazraki è il terzo sombrero a un Papa. La prima volta è davvero storia curiosa. Eletto da poco, Karol Wojtyla si appresta a compiere il suo primo viaggio internazionale, proprio in Messico, per partecipare ai lavori della Conferenza dei vescovi latinoamericani a Puebla. Valentina improvvisamente appare, in Vaticano, davanti al Papa con un sombrero e gli chiede di indossarlo. Le immagini ovviamente mandano in visibilio il Messico e all’aeroporto, non si suoneranno gli inni nazionali – tra Santa Sede e Repubblica Messicana non ci sono relazioni diplomatiche – ma gruppi di mariachi, tutti con sombrero nero sul capo, intonano una canzone molto popolare: “Cielito lindo”. Nel testo si dice: “Dalla tua casa alla mia non c’è che un passo”. È il 1979 e venti anni dopo, sempre Valentina, ricorda al Papa quella prima volta portando un nuovo sombrero.
A Papa Benedetto XVI il sombrero è donato davanti la residenza a Leon, nel viaggio del marzo 2012, un piccolo fuori programma che Papa Ratzinger accoglie sorridente, mentre gruppi di mariachi eseguono delle musiche popolari.