CantalamessaPer la Chiesa “il Vaticano II è un affluente, non è il fiume”. Così p. Raniero Cantalamessa nella prima predica di Quaresima, tenuta questa mattina in Vaticano, riflettendo sulla “Sacrosanctum Concilium” e, al tempo stesso, tentando di “rileggere il Concilio alla luce dei suoi stessi frutti. “San Giovanni XXIII – ha ricordato Cantalamessa – voleva che il concilio fosse per la Chiesa ‘come una novella Pentecoste’. In un punto almeno questa preghiera è stata esaudita. Dopo il concilio si è avuto un risveglio dello Spirito Santo. Questi non è più ‘lo sconosciuto’ nella Trinità. La Chiesa ha preso una più chiara coscienza della sua presenza e della sua azione”. E così, “se c’è un campo in cui la teologia e la vita della Chiesa cattolica si è arricchita in questi 50 anni del post-Concilio, esso è senza dubbio quello relativo allo Spirito Santo”.

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