Il 17 aprile 2016 si svolgerà il referendum popolare, c.d. “referendum trivelle”, che dovrà decidere se abrogare una norma che stabilisce che le concessioni petrolifere durino fino all’esaurimento del giacimento.
L’ufficio elettorale del Comune, a richiesta degli interessati, dopo aver verificato che gli spazi sulla tessera risultano esauriti, provvederà al rilascio della nuova tessera, nel più breve tempo possibile.
Sulla previsione di una massiccia richiesta di nuove tessere da parte degli elettori (la stima è di 10/11.000 potenziali tessere esaurite), l’Ufficio Elettorale comunale già nei mesi scorsi ha provveduto ad un cospicuo approvvigionamento di tessere presso la Prefettura di Ascoli Piceno e pertanto tutte le richieste potranno essere evase.
La raccomandazione, tuttavia, è di non ridursi agli ultimi giorni utili per dare modo ai dipendenti dell’ufficio di non essere costretti a fronteggiare migliaia di richieste con conseguente disagio anche per gli elettori.
Per la richiesta della nuova tessera, sarà necessario recarsi presso l’Ufficio Elettorale in via Capriotti n. 59 (presso i Servizi Demografici) con la tessera elettorale esaurita e un documento di identità, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 16 alle 18 ed il sabato dalle 8,30 alle 10,30.
Dopo il via libera della Consulta e del governo gli italiani avranno la possibilità di pronunciarsi su un quesito referendario presentato da dieci Regioni. Il quesito ammesso riguarda la durata delle autorizzazioni per le esplorazioni e le trivellazioni dei giacimenti in mare già rilasciate, e ha a che fare con l’abrogazione dell’articolo 6 comma 17 del Codice dell’Ambiente, nella parte in cui prevede che le trivellazioni possano proseguire fino a quando il giacimento lo consente.
Il comma prevede sostanzialmente che le trivellazioni per cui sono già state rilasciate delle concessioni non abbiano una scadenza. Il referendum vuole invece limitare la durata delle concessioni alla loro scadenza naturale, chiudere dunque definitivamente i procedimenti in corso e evitare proroghe.
Un quesito che riguarda un bene comune, le risorse del sottosuolo, ma non solo: riguarda l’ambiente, i suoli, il mare, le acque e l’atmosfera, riguarda numerosi aspetti della vita quotidiana e sanitaria della nazione.