BRUXELLES – “In un contesto caratterizzato da crescenti rischi esterni e da una maggiore volatilità dei mercati finanziari, è urgente rafforzare i fondamentali delle nostre economie. L’analisi della Commissione indica che si stanno attuando riforme in diversi settori, ma che si procede in modo non uniforme. Alcuni Stati membri”, fra cui l’Italia, “devono affrontare con maggiore decisione le vulnerabilità che ancora persistono, come l’elevato debito pubblico e privato”. Lo ha affermato il vicepresidente dell’Esecutivo, Valdis Dombrovskis, responsabile per l’euro e il dialogo sociale, presentando l’analisi delle sfide economiche e sociali negli Stati membri dell’Unione, le cosiddette “Relazioni per Paese” (Country Reports). Le relazioni “sono uno strumento utilizzato nell’ambito del “semestre europeo” per monitorare le riforme e individuare tempestivamente le sfide che gli Stati membri devono affrontare”. Facendo seguito all’analisi annuale della crescita 2016 e alle raccomandazioni per la zona euro, che indicavano le priorità a livello europeo, le relazioni odierne spostano l’attenzione del semestre europeo verso la dimensione nazionale. “Le relazioni – spiegano a Bruxelles – serviranno come base di discussione con gli Stati membri sulle rispettive scelte politiche in vista dei programmi nazionali da adottare in aprile e porteranno alla fine della primavera alla formulazione delle raccomandazioni specifiche per Paese”.
Sull’Italia la Commissione afferma le sue preoccupazioni, proprio nel giorno in cui il presidente Jean-Claude Juncker era in visita ufficiale a Roma: “Data la sua centralità nella zona euro”, l’Italia “è fonte di potenziali ricadute sugli altri Stati membri”, mentre la ripresa economica tricolore “risente a sua volta delle condizioni esterne”. Inoltre, “la ripresa modesta e le debolezze strutturali del Paese influiscono negativamente sulla ripresa e sul potenziale di crescita dell’Europa”. Riflettendo sulla situazione generale in Europa, la commissaria Marianne Thyssen, responsabile per l’occupazione, ha dichiarato: “Anche se ora abbiamo raggiunto il tasso di occupazione più elevato dallo scoppio della crisi nel 2008, gli europei disoccupati sono ancora troppi. Con il semestre europeo confermiamo il nostro impegno ad aiutare gli Stati membri a dare nuovamente un lavoro ai cittadini”. Il commissario Pierre Moscovici, responsabile per gli Affari economici e finanziari, ha aggiunto per parte sua: “Promuovere la crescita e l’occupazione resta il nostro primo obiettivo. Dato che la ripresa dell’Ue resta fragile, la Commissione esorta gli Stati membri a proseguire con le riforme economiche e a correggere gli squilibri macroeconomici ancora esistenti”.