Nel Paese si vota per eleggere due organi centrali del sistema istituzionale nazionale: il Parlamento e l’Assemblea degli esperti, incaricata, tra le altre cose, di eleggere la Guida Suprema, la più importante figura politica e religiosa del Paese. Alle minoranze cristiane in Iran (75mila armeni, 20mila tra assiri e caldei) sono riservati in Parlamento 3 seggi (2 per gli armeni, uno per gli assiri). Un altro seggio è riservato agli ebrei (che in Iran sono 25mila) e uno ai zoroastriani. “La democrazia” ha dichiarato in passato all’agenzia Fides il parlamentare Karen Khanlari, rappresentante cristiano armeno al Parlamento iraniano – è un valore universale che può essere praticato solo in accordo con la cultura e le tradizioni di ciascun Paese. In Iran, l’esercizio della democrazia si configura e articola nel contesto degli insegnamenti della religione sciita. Questa democrazia fortemente radicata in quest’humus religioso ha garantito all’elezione del presidente Rohani una partecipazione al voto di più dell’80 per cento degli aventi diritto”.