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Vota con il portafoglio: si può fare, se lo facciamo tutti…

Ho letto questo slogan “Votare con il portafoglio” e mi ha incuriosito: il portafoglio di chi? Il voto e il portafoglio sanno di scambi, ma la lettura di un post su Facebook chiarisce la proposta e è lo spunto per approfondire.

Scrive Giuseppe, “100 PASSI A ROMA: Mi aspetta una riunione di lavoro con cari amici e decido di portare qualche dolce per la pausa. Provo una nuova pasticceria (gettonatissima) nella stessa zona di quella che trovo di solito sulla strada per andare all’incontro.
100 passi dividono le due pasticcerie.
In vetrina una scritta che dispone bene: la pasticceria come quelle di una volta. Entro e sono colpito da un diluvio di torte, vassoi di paste, colori. Giro lo sguardo alla ricerca dei dolci consi
gliati e… mi accorgo di due slot machine che occupano in modo invadente la scena. Sono al centro del locale. In bella vista.
Ripenso immediatamente al video dello slotmob realizzato a Cosenza (https://www.facebook.com/events/386351358169584/) che ho visto al seminario “Abitare il sociale” organizzato ad Abano dall’ufficio nazionale per la Pastorale Sociale e del Lavoro della CEI.
Indietreggio e me ne vado.
La commessa nota la scena e sta per chiedermi “di cosa ha …” ma ormai sono già fuori.
Non ho il tempo di marcare la scelta, come suggeriva suor Alessandra, ma sono contento di questa nuova consapevolezza e mi dirigo a passi spediti verso la prima pasticceria.
Clima cortese, accoglienza squisita ma anche qui una sorpresa. Per la prima volta, da quando la frequento, noto un cartello. Ciò che avanza dalla produzione di giornata viene offerta ad un’associazione che la impiega per finalità sociali.

100 passi, come nel famoso film, che separano due modi di produrre, vivere una dimensione di responsabilità sociale come impresa, abitare il territorio. Intuisco -con un’evidenza nuova- l’importanza di scegliere e “votare col portafoglio” quale impresa e quale stile di produzione e interazione col sociale voglio sostenere. E mi accorgo di quanto potere e responsabilità può esercitare un consumatore… a costo di aprire gli occhi e scegliere consapevolmente.”

Votare con il portafoglio è allora un modo di esercitare il proprio potere d’acquisto e di risparmio premiando le imprese, le aziende, i locali, i Paesi che si comportano in modo responsabile, o no, dal punto di vista sociale e ambientale. I consumatori sono “elettori” di un sistema di consumo o di un altro con le loro scelte, intervenendo così in questa crisi economica che prima di tutto è etica e culturale e indirizzando le scelte economiche, sociali e quindi anche politiche evidentemente. Una nuova economia è possibile, in un sistema che oltre al mercato e alle istituzioni, come fino ad ora, veda protagonisti anche le imprese e la cittadinanza attiva. Una cittadinanza da sensibilizzare, che apra gli occhi e diventi consapevole che le proprie scelte, di premiare chi crea valore economico che è socialmente utile e rispettoso dell’ambiente, producono cambiamento. Un nuovo modello di sviluppo per superare questa crisi che nella massimizzazione dei profitti, di interessi individuali, produce quelli che papa Francesco chiama gli “scarti” che sono però persone.

Una proposta e un tema da approfondire che trasversalmente sono anche emersi negli incontri proposti dall’Ufficio cultura diocesano: nell’attenzione della politica alla responsabilità richiamata da Castagnetti; e con Zamagni nello sviluppo dell’economia civile, il quale con Luigino Bruni, Leonardo Becchetti sono fautori nella rete Slot-mob, Bank-mob, movimento Economia e felicità, di una nuova economia. Per approfondire la proposta di Leonardo Becchetti su http://www.nexteconomia.org/ e anche http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/wikieconomia.aspx

Monica Vallorani: