Lo scrive padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, nella nota redatta per Radio Vaticana sulla lotta della Chiesa contro gli abusi sui minori in particolare da parte di membri del clero. “Le procedure e norme canoniche universali rinnovate; le linee-guida richieste e formulate da parte delle Conferenze episcopali, non solo per rispondere agli abusi commessi ma anche per prevenirli adeguatamente; le visite apostoliche per intervenire nelle situazioni più gravi; la profonda riforma della Congregazione dei Legionari”, per il portavoce vaticano, “sono state tutte azioni destinate a rispondere in profondità e con lungimiranza a una piaga che si era manifestata di gravità sorprendente e devastante, soprattutto in alcune regioni e in alcuni periodi. La Lettera di Benedetto XVI ai fedeli irlandesi del marzo 2010 rimane probabilmente il documento di riferimento più eloquente, ben aldilà della sola Irlanda, per comprendere l’atteggiamento e la risposta giuridica, pastorale e spirituale dei Papi a questi drammi della Chiesa del nostro tempo: riconoscimento dei gravi errori commessi e domanda di perdono, attenzione prioritaria e giustizia per le vittime, conversione e purificazione, impegno di prevenzione e rinnovata formazione umana e spirituale”. “Gli incontri di Benedetto e di Francesco con gruppi di vittime hanno accompagnato questa ormai lunga strada con l’esempio dell’ascolto, della domanda di perdono, della consolazione e del coinvolgimento in prima persona dei Papi”, fa notare Lombardi.