DIOCESI – Padre Gianni Giacomelli lunedì sera ha concluso le due serate di riflessione sulla misericordia presso la parrocchia di San Filippo Neri ed ancora una volta ha affascinato tutti con una rilettura di Dio che si lascia incontrare dall’uomo nella sua amicizia e di un popolo, capostipite Abramo, corresponsabile con Dio nel cammino dell’umanità. Così come Abramo ha messo l’uomo in condizione di parlare alla pari con Dio, così Gesù parla di se stesso come il figlio dell’uomo.
Gesù nel nuovo testamento è venuto a dare compimento alla legge, ribaltando la centralità della legge, destrutturando il potere precostituito e tutto un sistema fondato sulla legge con la Miserordia.
Gesù non rinnega la legge, ma la supera. E’ la misericordia di Gesù che apre i cuori ed è infinitamente più grande della Torah. Il messaggio di Gesù è chiaro: l’amore è la pienezza della legge.
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello… Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano…. (Mt,5). Oppure il riferimento al brano dell’adultera “…E Gesù le disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più» (Gv,8).
A volte anche noi cristiani cadiamo nella tentazione di salvare i principi e uccidere le persone, di preferire l’osservanza formale delle regole all’accoglienza sostanziale degli altri.
Secondo Giacomelli si coglie in questo sguardo nuovo l’elemento femminile della Misericordia di Dio capace di far nascere qualcosa di bello, di nuovo, di grande da un piccolissimo seme. Lo stesso Gesù consegna i suoi discepoli a Maria di Nazaret, alla Madre che custodisce la sua Chiesa con l’amore di donna. E’ un po’ anche il concetto che papa Giovanni Paolo I espresse nell’Angelus la settimana successiva alla sua elezione: “Noi siamo oggetto, da parte di Dio, di un amore intramontabile: Dio è papà, più ancora è madre”. Maria, di fronte al proprio figlio offerto in croce, raccoglie, col suo cuore di madre, tutti gli uomini come figli suoi. La misericordia nel nuovo testamento assume il volto femminile di Maria di Nazaret ed anche di Maria Maddalena.
Questo volto femminile della misericordia dovrebbe stimolare la Chiesa a valorizzare sempre di più, al proprio interno, il ruolo della donna.
0 commenti