“Non c’è possibilità reale di ricostruire equilibri nazionali e internazionali che non siano fondati sulla misericordia. Altrimenti mai potranno essere colmati gli squilibri economici ed ecologici che stanno rendendo invivibile il mondo”. Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, che ha ricevuto a Cassano all’Jonio il premio La Pira.
Il porporato ha evidenziato come La Pira fosse “testimone della profezia della misericordia e le sue profezie erano ispirate da Dio anche se era un uomo con i piedi per terra. La sua immagine era la città del cielo che deve incontrarsi con quella della terra e la sua azione politica era che le due città dovessero incontrarsi fra di loro”. Tra i temi affrontati dal cardinale anche i conflitti nel Mediterraneo e il dramma dei migranti: “Non posso sopportare di vedere i bambini che per entrare in Macedonia passano sotto il filo sfinato come fossero dei topi. Non è questo il modello di umanità per il 2016”. In questo, “La Pira ci lascia un testimone impegnativo, la visione di un Mediterraneo pacificato non è utopia”, ma occorrono “progetti reali di crescita e di sviluppo fondati sulla solidarietà internazionale”.
Per il card. Bassetti, “tutto ciò sarà possibile solo nella misura in cui gli interessi particolari faranno un passo indietro per essere ricompresi all’interno di un quadro nuovo”.
Per il porporato, “l’accoglienza è resa necessaria dalla mobilità oltre che delle merci che delle persone. Accettiamo la mobilità delle merci, perché nelle concezione economica valgono più delle persone”.
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