PAOLANTONIO – Nella serata di venerdì scorso, 11 marzo, presso l’auditorium parrocchiale della chiesa “San Giuseppe” di Paolantonio si è svolto un incontro che ha visto come ospite-protagonista don Vincenzo Catani, parroco di San Pio X a San Benedetto del Tronto.
Don Vincenzo, infatti, viste le doti da ottimo comunicatore, è stato invitato da don Marco Di Giosia, parroco di Paolantonio, per una catechesi sul Credo, tappa fondamentale del percorso che il Movimento in Direzione Cristiana (adulti e giovani) sta affrontando quest’anno, e cioè un cammino spirituale basato sui “7 segni” di Gesù.
Dopo un breve riepilogo delle sconvolgente “storia di un morto che torna vivo”, don Vincenzo è passato ad analizzare, con il solito mix efficace di passione e chiarezza che lo contraddistingue, tutte le parti del Credo Apostolico, quello nato cioè all’interno della prima comunità cristiana, quindi il più antico e allo stesso tempo più breve e più semplice, invece, di quello nato in seguito, e cioè il più elaborato e più teologico Credo Niceno.
“(…) La venuta del Messia stravolse completamente la visione di Dio: per gli ebrei, infatti, Dio era un essere invisibile e impronunciabile ma con Gesù e dopo Gesù quel Dio onnipotente e creatore si rivelò innanzitutto un dolce Padre. Questo fu per molti una bestemmia e i primi cristiani furono definiti degli “ebrei traditori”; oggi invece per noi il mistero dell’Incarnazione è il centro e il fulcro della nostra Fede. Dio ha voluto costruire un ponte per gli uomini, ha mandato cioè al mondo Suo Figlio Gesù e, unendo in una persona divinità e umanità, ha voluto renderci la strada più facile, ha creato cioè una via di accesso diretta per arrivare a Lui. Questo deve far nascere in noi la fierezza dell’essere cristiani, anche perché la nostra religione è dentro la storia e dentro il tempo, come ci ricorda anche l’accenno nel Credo a Ponzio Pilato (…). Per questo dobbiamo recitarlo con orgoglio e coscienza (…) ”.
Dopo aver spiegato ai presenti, numerosi e attenti, anche il resto del Credo, don Vincenzo è stato ringraziato con un omaggio gastronomico da don Marco che lo ha invitato poi al buffet finale presso l’attiguo Centro Anziani, organizzato con la collaborazione dei parrocchiani per un’occasione speciale… un incontro che è servito anche da promemoria, utile a ricordarci da dove veniamo e verso cosa siamo diretti.
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