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Una donna tailandese ha affittato l’utero. Uno dei due gemelli era down. I committenti l’anno rifiutato ed hanno chiesto di abortirlo. L’amore di mamma ha vinto e lei lo ha tenuto. Ieri La Federazione europea “Uno di Noi” l’ha premiata per il suo coraggio di mamma.
Ieri la Federazione europea di “Uno di noi”, riunita a Parigi, ha consegnato la spilla d’oro “One Of Us” a Pattaramon Chanbua.
La signora Chanbua si è commossa, ha ricevuto il premio in una atmosfera densa di emozioni.
Il pubblico presente composto da oltre 1300 persone gli hanno riservato una standing ovation e applausi per più di cinque minuti, riconoscendo il grande coraggio nel difendere e portare avanti una gravidanza di un bambino con la sindrome di Down.
Nell’estate del 2014 la signora Chanbua è stata oggetto delle attenzioni della stampa internazionale.
Un coppia australiana l’aveva ingaggiata per affittare il suo utero. E’ risultata incinta di due gemelli, uno dei quali affetto da sindrome di Down.
La coppia che aveva affittato l’utero gli ha chiesto di abortirlo. Lei si è rifiutata. I due australiani gli hanno preso uno dei gemelli e gli hanno lasciato quello down che lei ha chiamato Gammy.
Nel ricevere il premio, la giovane madre, accompagnata dal marito ha raccontato: “Sono molto felice di aver ricevuto il premio di “Uno di noi” qui a Parigi, in Europa, la culla dei diritti umani. Si tratta di un premio inestimabile, che condivido con la mia famiglia, e tutte le persone che mi hanno sostenuto nell’amare Gammy”.
Chanbua ha spiegato: “Ogni individuo ha diritto alla vita. Sono arrivata a questa convinzione attraverso le esperienze che ho vissuto con Gammy. Si tratta di un bambino che ha bisogno di amore, come tutti gli esseri umani. E’ socievole, gentile e amato da tutti”.
“Voglio dire alle famiglie in attesa di un bambino con trisomia 21 – ha aggiunto – che avranno una perla tra le perle, un dono che vi farà vedere le cose in modo diverso e vi farà conoscere l’amore con la A maiuscola”.