ACQUAVIVA PICENA – Continua la nostra serie di interviste ai piccoli imprenditori della nostra diocesi Clicca qui per leggere le precedenti.
Nel centro storico di Acquaviva Picena incastonato tra le mura del borgo feudale si trova un ristorante ” La locanda del Conte” gestito dai fratelli Contessi con l’ausilio del fidato cuoco Ennio.
Gino, Antonio e Mario sono tre giovani di San Benedetto del Tronto che si dedicano con passione e dedizione al loro lavoro.
All’impegno aggiungono un solido legame tra fratelli basato sulla fiducia, complicità e collaborazione.
Le loro qualità sono le stesse che si riscontrano in tanti altri giovani che con inventiva, energia, coraggio e pazienza lottano ogni giorno per costruire un futuro migliore. Sono l’altra faccia della medaglia di una società dove purtroppo tanti giovani scelgono di vivere in modo sregolato, senza sogni e dove l’ambizione annienta anche i legami famigliari.
Da quanto tempo gestite questo ristorante?
Da otto anni.
Come vi trovate ad Acquaviva Picena?
Molto bene. Il paese ci piace tanto e con gli acquavivani c’è sempre stato un buon rapporto. Con alcuni abbiamo anche instaurato legami di sincera amicizia.
Avete un tipo particolare di clientela?
No. I nostri piatti soddisfano le esigenze di una clientela ampia. Alla grande attenzione alla qualità dei prodotti aggiungiamo una larga gamma di portate, tradizionali e non. In questi ultimi mesi proponiamo anche molte varietà di pizza. Con il tempo i nostri clienti sono cresciuti e alcuni di essi sono diventati abituali.
Quale piatto della cucina tradizionale sanbenedettese e quale della cucina tradizionale acquavivana preferite?
Il brodetto alla sanbenedettese e il coniglio ‘ncip e ‘nciap.
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