Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) lancia in questi giorni una nuova campagna di preghiera per i cristiani perseguitati. La fondazione pontificia ha infatti realizzato un video sull’importanza e la forza della preghiera. “È il primo sostegno che i cristiani perseguitati ci chiedono – racconta padre Martino Serrano, assistente ecclesiastico di Aiuto alla Chiesa che soffre – prima ancora di quello economico. Per loro è importante sapere che i loro fratelli nella fede li ricordano anche nella preghiera”. Il video esalta la bellezza e la forza della preghiera avvalendosi di figure simbolo della persecuzione anticristiana, quali il vescovo cinese Han Dingxiang, le studentesse rapite in Nigeria da Boko Haram e i 21 cristiani copti uccisi in Libia. Inoltre, si alternano immagini di “testimonial” di eccezione come Papa Francesco, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e il fondatore di Acs, padre Werenfried va Straaten. Acs affianca iniziative di preghiera al sostegno della pastorale della Chiesa nel mondo e alla denuncia delle limitazioni alla libertà religiosa. L’ultima iniziativa del genere è stata la giornata di preghiera e di digiuno per la pace in Siria e in Iraq promossa lo scorso 10 febbraio in occasione del Mercoledì delle ceneri. Stavolta dona ai suoi benefattori la possibilità di inviare la propria intenzione di preghiera, attraverso l’indirizzo preghierabenefattori@acs-italia.org. Tutte le intenzioni ricevute saranno ricordate durante le Messe da sacerdoti collaboratori di Acs che provengono da Paesi nel mondo in cui la Chiesa è povera o perseguitata, quali Iraq, Siria, Nigeria, Ucraina, Senegal, India.

Piano aiuti ACS Iraq (2)

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