SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo l’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione e innovazione dell’Ospedale Mazzoni di Ascoli e’ stata la volta dell’ospedale di San Benedetto del Tronto. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli e la vicepresidente Anna Casini hanno preso parte alla cerimonia del taglio del nastro del punto nascita completamente rinnovato e della stroke unit.
“Ribadiamo anche oggi – ha detto il presidente Ceriscioli – l’impegno a mantenere costante e accrescere la qualità e la sicurezza nelle nostre strutture. Lo facciamo in un quadro di riforma generale, ma la prospettiva non deve mai essere un alibi per non operare giorno per giorno. La capacita’ di visione va affiancata dalla capacita’ di accompagnare questi importanti percorsi. Sappiamo bene quali sono le esigenze. Dopo anni di forti sacrifici oggi abbiamo l’opportunità, grazie alle riforme, di sbloccare le risorse e di inaugurare un anno di forti investimenti sia per quanto riguarda le assunzioni che nell’innovazione della tecnologia. Rinnovo infine i complimenti agli amministratori locali di questo territorio che hanno avuto, indipendentemente dal colore politico, l’intelligenza di dire noi ci stiamo a collaborare in questo percorso verso una maggiore qualità, pertinenza e capacita’ di risolvere le complessita'”.
Il nuovo punto nascita e’ dotato di 3 sale parto di cui una utilizzabile come sala operatoria di emergenza e una attrezzata anche per il travaglio e/o il parto in acqua. I letti da parto sono di nuova concezione: possono assumere diverse configurazioni, consentendo alla donna di scegliere la posizione più comoda a seconda della fase del travaglio. Le sale sono dotate di mezzi audio e video per la musicoterapia, con possibilità di modulare anche l’intensità della luce. La nuova logistica e tale da garantire alla coppia la necessaria riservatezza. Una zona controllo, in posizione baricentrica, permetterà di monitorare le varie attività delle sale parto e dell’area degenza post parto.
La “stroke unit”, l’unità operativa di neurologia e’ invece una struttura di terapia semintensiva in cui il team di neurologi si occupa della diagnosi e del trattamento di pazienti con ictus acuto, coordinando un pool di infermieri dedicati. Il lavoro viene svolto in stretta sinergia con fisiatri, fisioterapisti e logopedisti per assicurare un trattamento riabilitativo adeguato e precoce. I posti letto dedicati sono sempre 21 ma si e passati dalle 4 alle 6 ore dedicate alla stroke unit che ad oggi e’ la più grande della Regione Marche e parte integrante di un consorzio europeo che studia una malattia genetica molto frequente sul territorio: l’arteriopatia cerebrale autosomico dominante con infarti sottocorticali e leucoencefalopatia. Attivati inoltre ulteriori posti letto in geriatria (20) e in lungo degenza (18).
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