Tutto nasce dalla lettera che la prof.ssa Paoletti ha scritto al direttore de “Il Sole” per segnalargli le bellissime riflessioni contenute in un saggio breve di un suo alunno di quinta classe, Eugenio De Luca, sul tema “L’uomo di fronte al male e alla sofferenza: Manzoni e Leopardi possono insegnare qualcosa ai giovani d’oggi?”
Scrive la professoressa: “ A mio giudizio lo studente fa capire con chiarezza a noi insegnanti come si possa e si debba lavorare con i testi del passato remoto o recente”.
In effetti, il testo di Eugenio De Luca parte dalla poetica di Leopardi e Manzoni per far comprendere come gli autori “possono aiutarci perché riuscivano a comprendere e visualizzare gli eventi in modo differente dal nostro, in una maniera che noi abbiamo dimenticato… I punti di vista sono fondamentali per comprendere la vera essenza di qualcosa [..]
Il saggio di De Luca è stato integralmente pubblicato dal “Domenicale” con questo titolo “Leopardi, Manzoni, Eugenio e la sua professoressa “in cammino”. Segue un bellissimo commento del direttore Napoletano che scrive: “Trovo strepitoso che tutto questo avvenga in un liceo scientifico di San Benedetto del Tronto con la “gioia” di immergersi nel giardino della sofferenza del poeta recanatese e nella vigna di Renzo del capolavoro manzoniano per imparare ad osservare e toccare le cose di questa terra oggi, allargare la forma mentis e cominciare ad afferrare il senso profondo della vita in un mondo globalizzato, scandito dai tempi della tecnologia. Miracoli della scuola italiana.”