C’è una parola che può sintetizzare i sentimenti e lo stile di vita della prima comunità cristiana descritta dagli Atti degli Apostoli: armonia. Su questo termine, riferisce Radio vaticana, si è soffermato ieri il Papa nell’omelia della Messa a Santa Marta. “L’armonia è una grazia interiore che soltanto può farla lo Spirito Santo”. Nella prima comunità cristiana, ha spiegato, tutti “avevano un solo cuore, una sola anima e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Nessuno infatti tra loro era bisognoso. La vera ‘armonia’ dello Spirito Santo ha un rapporto molto forte con il denaro: il denaro è nemico dell’armonia, il denaro è egoista. E per questo, il segno che dà è che tutti davano il loro perché non ci fossero i bisognosi”. Da Francesco tuttavia il monito a non confondere l’armonia con la tranquillità. “Una comunità può essere molto tranquilla, andare bene: le cose vanno bene… Ma non è in armonia. Una volta ho sentito dire da un vescovo una cosa saggia: ‘Nella diocesi c’è tranquillità. Ma se tu tocchi questo problema… o questo problema… o questo problema, subito scoppia la guerra’. Un’armonia negoziata, sarebbe questa, e questa non è quella dello Spirito. E’ un’armonia – diciamo – ipocrita”. Di qui l’invito a rileggere gli Atti degli Apostoli sui primi cristiani e la loro vita in comune. “Ci farà bene”, assicura, “per capire come testimoniarne la novità in tutti gli ambienti in cui si vive”. Ma “l’armonia dello Spirito Santo – aggiunge – ci dà un secondo atteggiamento: ‘Con grande forza, gli apostoli davano testimonianza della Resurrezione del Signore Gesù, e tutti godevano di grande favore’, cioè il coraggio. Quando c’è armonia nella Chiesa, nella comunità, c’è il coraggio, il coraggio di dare testimonianza del Signore risorto”.