MARCHE – “Siamo fortemente determinati a condurre, se fossero necessarie, nuove battaglie legali, nonché ad appoggiare apertamente le iniziative locali a qualsiasi livello, per riportare a Fano l’Atleta Vittorioso attribuito a Lisippo, ancora detenuto dal Getty Museum di Malibù (California) ”. Questa in sintesi la volontà della Regione Marche ribadita oggi in Assemblea legislativa dall’assessore al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni attraverso una mozione. In quest’ultima, si impegna il governo regionale a riconfermare il patrocinio legale dell’Avvocatura regionale per la restituzione del prezioso reperto bronzeo che ha vissuto alterne vicende dal 1964, anno del suo ritrovamento in mare e poi acquistato da Getty nel 1977. L’iter per la restituzione è stato annoso e irto di ostacoli e non ha portato ancora allo sperato e augurabile obiettivo.
“ E’ chiaro che il rientro di questa statua bronzea – ha aggiunto l’assessore Pieroni – l’unica originale al mondo giunta fino a noi dalla Grecia ma anche il più celebre reperto archeologico finito clandestinamente all’estero, rappresenta per le Marche e per la città di Fano un valore inestimabile in termini di arricchimento del patrimonio culturale-archeologico e per il Paese l’applicazione di un principio costituzionale sacrosanto all’art.9 : “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica” . Il prossimo passo sarà aprire, entro questo mese, un tavolo dove confrontarci con tutti i soggetti interessati– Regione attraverso l’avvocatura, Comune di Fano e studi legali privati che ne hanno già seguito le vicende giudiziarie- per decidere il percorso migliore da intraprendere. Non ci si può fermare – ha concluso Pieroni – di fronte a vizi di forma dopo che era stata riconosciuta la confisca del bene . Se c’è da ripartire da zero lo faremo per arrivare ad annullare una situazione paradossale: che rimanga presso un privato un bene culturale chiaramente detenuto clandestinamente .”
Oggetto di numerose rogatorie internazionali,la questione del rientro dell’Atleta si è …arenata sul fondo dei vizi procedurali di forma per una recente sentenza della Cassazione che aveva annullato la confisca del Lisippo, dichiarato bene indisponibile dello Stato italiano esportato illecitamente.
Di questa vicenda se ne sono occupate molte personalità, nazionali e locali, della cultura, della politica, autorità in materia legale e di arte, giornali ( anche il Los Angeles Times gridava allo scandalo per la Collezione Getty raccolta con l’aiuto di tombaroli e ricettatori internazionali ) tanto da far parlare di giallo archeologico . Ma anche molti studiosi e archeologi perché costituisce anche un prezioso reperto per la ricerca storica del periodo di passaggio dalla fase classica a quella ellenistica. Attribuita a Lisippo ( l’artista preferito di Alessandro Magno) dal professor Paolo Moreno de la Sapienza di Roma , nel 1971 la statua fu acquistata da Heinz Herzer , un commerciante di Monaco e di lì i primi restauri, nel 74 la datazione al radiocarbonio la colloca nel IV secolo a.C. Tra le peripezie nel corso dei vari passaggi di mano l’Atleta è stato anche a Gubbio e in Svizzera .