Foto Federico Del Zompo e Francesco Incicco
DIOCESI – Sabato 16 Aprile centinaia di pellegrini appartenenti a tutta la nostra diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto si sono recati a Roma in pellegrinaggio presso la Basilica si San Pietro.
Nonostante la presenza della porta santa diocesana ed i momenti giubilari già vissuti a livello locale, è stato significativo compiere un gesto comunitario nei luoghi dei primi testimoni della fede .
Il vasto gruppo si è ritrovato di buon mattino davanti a Castel Sant’Angelo per poi procedere lungo via della Conciliazione dentro un apposito percorso realizzato in occasione dell’ anno del Giubileo.
L’attesa dovuta al gran numero di pellegrini che affollavano la Basilica vaticana, non ha scoraggiato i partecipanti che, guidati dal Vescovo Carlo, dietro la Croce della Misericordia hanno raggiunto San Pietro.
Un percorso non lungo, ma contrassegnato da canti e preghiere con qualche breve sosta di meditazione, nella quale Mons. Bresciani ha invitato a portare nel proprio cuore le persone care, vive e defunte, e le intenzioni più fortemente sentite.
Il pellegrinaggio è anche l’occasione per sostenere i pesi gli uni degli altri, di chi non può fisicamente o perché lontano dalla fede, presentando a Dio i nostri bisogni umani e spirituali.
Varcata con questo spirito la porta santa, chiedendo Misericordia per le proprie colpe, il gruppo di fedeli si è recato presso l’altare della Cattedra di San Pietro per la Celebrazione Eucaristica.
A presiedere il rito il Cardinal Angelo Comastri, il quale ha molto cara la nostra terra marchigiana essendo stato per anni arcivescovo prelato della diocesi di Loreto.
Sentendosi come a casa per la presenza di questi pellegrini, il presule ha richiamato l’importanza del gesto da loro compiuto, sottolineando come sia necessario l’incontro con Dio nel sacramento della Riconciliazione, per ripartire rigenerati nel proprio cammino.
Un cuore gonfio di amore guida il fedele nella via del Signore, per questo è importante capire quali sono i sentimenti che si agitano dentro ciascuno di noi.
Particolarmente toccante è stato il ricordo che Comastri ha regalato, circa una testimonianza ricevuta dalle Suore Missionarie della Carità (fondate da Madre Teresa di Calcutta), le quali malgrado il recente martirio di quattro consorelle in medio oriente, restano salde nel portare l’amore di Cristo laddove esso sembra essere assente.
Terminata la santa messa, che ha visto come concelebranti il Vescovo Carlo e l’emerito Gestori, i fedeli si sono recati poi in visita nei principali luoghi della fede di Roma, ciascuno secondo il programma stabilito dai propri parroci.
Coloro che hanno visitato Santa Maria Maggiore hanno avuto anche la fortuna di incontrare Papa Francesco di ritorno dal viaggio caritativo ed ecumenico nell’isola di Lesbo, che nella Basilica andava a ringraziare la Vergine per quanto vissuto.
I fedeli hanno fatto rientro a casa rinfrancati dalla parola di Dio spezzata per loro dal Cardinale e dal Vescovo, dalla preghiera fatta nei luoghi dove è nata la fede dei primi cristiani, ma soprattutto avendo vissuto una bella esperienza ecclesiale che ha riunito tutta la nostra diocesi.
Silvio Giampieri