Di lauretanum, foto di Emanuele Imbrescia
DIOCESI – Le due serate dedicate alla formazione dei Ministranti e dei loro Responsabili di Lunedì 11 e Lunedì 18 aprile presso il Biancazzurro diocesano hanno avuto una buona riuscita e hanno coinvolto ragazzi e giovani, e anche qualche adulto, di una quindicina di Parrocchie della nostra Chiesa locale. Mentre il primo incontro, diretto e animato da don Lorenzo Bruni e don Roberto Traini, aveva visto una formazione più contenutistica, la seconda serata ha fatto invece in modo di mettere in ascolto i presenti gli uni degli altri, in un dialogo proficuo, base e spunto per ulteriori iniziative. La gradita e inattesa presenza del nostro vescovo Carlo, sopraggiunto all’inizio dell’incontro, ha suscitato sentimenti di gratitudine e di plauso alle diverse iniziative di formazione che, fin dall’inizio di questo Anno Pastorale, ha coinvolto le diverse componenti ecclesiali delle Parrocchie e della Diocesi in una vera e propria “Scuola” di vita e di pastorale cristiana (pensiamo ai diversi Corsi e momenti pensati per i Cori, per i Lettori, per i Catechisti, per i Ministri Straordinari della Comunione, per gli Operatori della Carità, etc.). Il suo saluto e la sua benedizione, impartita in apertura dei lavori del secondo incontro ha reso così più proficuo il tempo impiegato poi in piccoli gruppi, guidati dai sacerdoti presenti, che hanno coordinato e moderato la possibilità di tutti di prendere la parola e di esprimere idee e proposte per l’avvenire. Dapprima è stato chiesto ai presenti di fotografare la realtà dei nostri Gruppi parrocchiali dei Ministranti: la loro esistenza, la presenza di un Responsabile, la frequenza negli incontri, la costanza nel servizio liturgico, e così via. Poi la domanda sulle attese di ciascuno riguardo a future iniziative della Diocesi, come incontri di formazione, Campi-scuola pensati per Ministranti, Celebrazioni comuni e tanto altro. Quindi un terzo momento per individuare alcuni aspetti fondamentali della spiritualità del Ministrante, che andranno a comporre una vera e propria Charta Magna diocesana, condivisa poi con tutte le Comunità cristiane del territorio. Un laboratorio di idee e qualità che ha ben completato la serata formativa del Lunedì precedente, auspicando entro il termine del Giubileo Straordinario una Giornata diocesana per tutti i nostri bravi Ministranti.